In un frangente in cui il silenzio è calato prepotente sull’ambiente calcistico rossonero, alle prese con l’assoluta mancanza di chiarezza sul reale futuro del club di Via Gioberti, nella tarda serata di ieri uno scarno comunicato stampa emesso da Palazzo di Città a firma della Sindaca Maria Aida Episcopo ha per un attimo illuso il popolo rossonero che si potesse intravedere un barlume di speranza ma che soprattutto si potesse far luce su quello che sta accadendo intorno al mondo Foggia. L’Amministrazione Comunale, nelle persone della Sindaca Maria Aida Episcopo e dell’Assessore allo Sport Domenico Di Molfetta, erano stati investiti, lo scorso 6 maggio, di un incarico molto delicato. Il dimissionario Presidente Nicola Canonico, dopo aver annunciato il proprio disimpegno dal Calcio Foggia 1920, dava mandato al primo cittadino di scandagliare il mondo imprenditoriale locale senza tralasciare però eventuali proposte di acquisto che potessero arrivare anche da fuori provincia o Regione, per assicurare un futuro calcistico alla squadra della città con il tentativo di mantenere la categoria e la presenza tra i professionisti per una Società che, per blasone, non merita di sprofondare ancora una volta, e sarebbe la terza in dodici anni, tra i dilettanti. Circa due settimane di intenso lavoro da parte dell’Amministrazione Comunale, a cui va comunque riconosciuto l’impegno profuso a tutela del territorio, e tre proposte giunte sul tavolo del Presidente Canonico. Una proposta, quella facente capo al gruppo Di Matteo, che dopo l’ennesimo incontro tenutosi l’altro giorno, con un emissario dell’imprenditore casertano con radici a Bologna, è stato accantonato per un quadro patrimoniale poco rassicurante, e le due proposte di acquisto da parte degli imprenditori locali, facenti capo a Salandra e De Finis, di cui la seconda rimodulata dopo la bocciatura della prima. In entrambi i casi la proposta non era confacente alle richieste dell’imprenditore barese che, nella mattinata di sabato scorso, a mezzo Pec, ritirava il mandato in capo alla Sindaca Episcopo, ringraziandola per lo sforzo profuso nella circostanza, riservandosi di riflettere sulla eventuale iscrizione o meno del club al prossimo campionato. Un epilogo che lasciava prefigurare una comunicazione imminente da parte di Palazzo di Città che facesse il punto e che chiarisse all’opinione pubblica i motivi del naufragio delle trattative per il cambio di proprietà in seno al Calcio Foggia 1920. Come detto, nella tarda serata di ieri, un comunicato della Sindaca Episcopo interrompeva il silenzio che avvolge la vicenda rossonera. Un comunicato che continua a sottolineare il massimo riserbo sulle proposte formulate all’attuale proprietà del club e che si auspica una positiva conclusione della vicenda con l’iscrizione del Foggia al prossimo campionato. Una dichiarazione che lascia alquanto basiti se è vero che proprio l’Amministrazione Comunale era chiamata a rendere note le reali motivazioni che avevano indotto Nicola Canonico a ritenere non confacenti le proposte da lui formulate così da rendere un quadro chiaro all’opinione pubblica evitando dubbi e interpretazioni di ogni genere ma soprattutto, alla luce del ritiro del mandato da parte dell’imprenditore barese, come si fa a sostenere che il proprio impegno sarà quello di informare tutti su ogni eventuale, concreta e reale novità inerente le possibilità di intervento di Palazzo di Città nella vicenda se l’attuale patron rossonero ritiene, dalla giornata di lunedì, di poter intavolare in prima persona qualsiasi trattativa con chi riterrà opportuno? Domande alle quali bisognerà dare in tutta fretta delle risposte che la città pretende. Un quadro ulteriormente preoccupante a meno di tredici giorni dalla scadenza del 4 giugno giorno in cui si deciderà il futuro del calcio a Foggia. Una sorta di dentro o fuori che non fa bene alla comunità sportiva della nostra città.
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