«La Cavese andrà a Foggia a giocarsela fino in fondo, con in testa il pensiero fisso rivolto al mio vice Antonio Vanacore che sta vivendo un periodo bruttissimo». Alla vigilia del match contro i satanelli, Sasà Campilongo deve fare i conti con i postumi del focolaio Covid che ha interessato la squadra biancoblu.
L’alto numero di positivi tra calciatori, tecnici e dirigenti, ha costretto allo stop totale degli allenamenti per due settimane, prima della ripresa nella “bolla” di San Gregorio Magno. Ma non tutti sono rientrati e appunto mister Campilongo ha inteso esprimere la sua vicinanza e solidarietà al suo “secondo” Vanacore.
«Non ci abbattiamo e siamo pronti a lottare fino alla fine. Il nostro obiettivo resta la salvezza e ci arriveremo con tutte le nostre forze. Ce la meritiamo per quello che stiamo passando, ma soprattutto vogliamo dedicarla a Vanacore, il nostro pensiero fisso quotidiano in questo periodo. I ragazzi hanno una grandissima voglia di ritornare in campo dopo questo periodaccio».
Oggettive le difficoltà da fronteggiare per la gara di domenica. «Andiamo a Foggia a giocarcela fino all’ultima goccia di sudore – ha aggiunto Campilongo -, pur sapendo che per una settimana si sono allenati solo otto calciatori. So che dovrò impiegare atleti che sono rientrati ad allenarsi solo negli ultimissimi giorni prima della gara. E a questi non potrò certo chiedere sacrificio per 90’, dovendo quindi ricorrere a chi avrà ancor meno minutaggio nelle gambe. In questo momento è questo lo scotto che dobbiamo pagare».
Fonte: il Mattino