Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.
Tifosi rossoneri dentro o fuori: sabato torneranno a riempire le curve dello Zaccheria dopo l’ennesima diaspora lontano dalla squadra in occasione della sfida del “Veneziani”. Contro il Monopoli era accaduto lo stesso anche un anno fa, quella volta a causa degli scontri interni con i tifosi dell’Avellino (altra partita che dopo quelle scaramucce non si gioca più senza le rispettive tifoserie) che convinsero l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive a indicare la trasferta dei foggiani “gara a rischio”. Questa volta il tifo rossonero paga per i fatti dello stadio lacovone e forse per gli scontri con le forze dell’ordine al passaggio dei tifosi della Turris all’esterno dello Zaccheria, domenica 1 ottobre scorso. Un’annata in salita per il tifo rossonero che quasi certamente sabato non incrocerà la tifoseria brindisina nel derby che ritorna dai tempi della serie D (stagione 2019-2020), partita che anche allora si giocò con una menomazione – porte chiuse – a causa delle intemperanze del tifo rossonero con i tifosi dell’Audace Cerignola nel derby giocato nel turno di campionato precedente. Questione ordine pubblico dunque sempre più complicata da gestire anche per le partite del Foggia, le porte chiuse e le trasferte proibite stanno diventando un rito domenicale proprio come le partite.