Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.
Almeno altri quattro main sponsor dovrebbero sostenere il Foggia nella prossima stagione. Antonio Salandra (Fortore Energia) ha aperto la breccia attraverso la quale adesso sono pronti a entrare altri tre gruppi imprenditoriali che già gravitavano nell’ambiente rossonero da decenni, sia pure a intermittenza e in base alle stagioni che il calcio foggiano sa far vivere alla sua appassionata piazza. Gli entusiasmanti playoff dell’ultima annata hanno riacceso l’interesse anche dell’imprenditoria cittadina. Nomi e volti non ancora ufficializzati, ma ben conosciuti a tifosi e che risvegliano il sogno di una grandeur rincorsa per un lustro (periodo 2005-2010) quando intorno al Foggia si radunò il fior fiore dell’imprenditoria locale per riportare in alto i colori del glorioso club rossonero. Questa volta quelli che furono i soci di quell’assemblea di finanziatori che contavi dieci imprenditori (circolano i nomi di Capobianco, La Torre, Di Carlo) seguirebbero l’esempio di Salandra già disponibile a supporta dall’esterno il presidente Nicola Canonico.
Un piano imprenditoriale
E’ un piano che va delineandosi di ora in ora e che potrebbe essere illustrato alla città non appena sarà chiarita la composizione dell’attuale governance rossonera che si presenta in realtà alquanto problematica senza l’azionista di minoranza Maria Assunta Pintus, titolare del 49% delle quote del Calcio Foggia, ma mai coinvolta nella gestione del club e anzi in causa con Canonico per il mancato pagamento delle quote che il presidentissimo rossonero si era impegnato a versare per acquisire il pieno controllo della società. Oggi è previsto uno snodo cruciale di questa vicenda giudiziaria, è infatti attesa la sentenza del tribunale di Cagliari (al quale l’imprenditrice sarda ha chiesto di pronunciarsi) sulla lite Canonico-Pintus che si trascina ormai daoltre un anno, Da parte sua l’imprenditore barese sostiene di aver ereditato una situazione gestionale non conferme a quanto era stato pattuito, insomma una situazione che avrebbe determinato un certo stallo alla guida del club. Salandra, infatti, ci provò l’estate scorsa ad acquisire il club, ma dovette tirarsi indeitro un po’ perché Canonico non aveva alcuna voglia di farsi da parte ma anche a causa del braccio di ferro Canonico-Pintus. Oggi con l’escamotage della sponsorizzazione gli imprenditori foggiani sembrano dunque aver trovato la formula giusta anche per bypassare eventuali beghe societarie tra i due principali azionisti. Il Foggia, in ogni caso, sopravviverà anche a questo e loro ci saranno comunque.