CdS – Riecco Belviso, missione riscatto

Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.

Manca solo l’ufficialità ma tutte le strade portano a Emanuele Belviso: sarà lui l’uomo del mercato rossonero. Ancora una volta, dopo la parentesi dell’anno scorso quando seguì le entrate e le uscite del sodalizio dauno.

L’UOMO DEL MERCATO. Il ritorno di Belviso sembra cosa fatta da giorni. Il futuro ds rossonero infatti aveva assistito, senza alcuna veste ufficiale, alla finale col Lecco. Lo scorso anno Belviso ha raccolto la difficile eredità di Pappino Pavone, imbastendo una buona squadra. Personaggio che non ama le luci della ribalta, da dietro le retrovie è riuscito a costruire l’ossatura di una squadra arrivata a un soffio dall’impresa. Lui ha concluso le trattative perle punte di diamante della rosa rossonera della scorsa stagione: Frigerio, Di Noia, Schenetti, Ogunseye, Peralta e tanti altri. Poi le strade di Belviso e del Foggia si sono improvvisamente separate, appena dopo la sconfitta interna per 4-0 contro il Pescara e il conseguente esonero di mister Boscaglia. Nel mezzo la parentesi di Lauriola e poi la gestione di Sapio che ha puntellato l’organico rossonero nel mese di gennaio. La base però è rimasta sempre la stessa: è la riprova del buon lavoro fatto da Belviso sono stati i risultati ottenuti nell’appendice Payoff.

QUESTIONE DI FORMALITÀ. L’ufficialità potrebbe arrivare nelle prossime ore. ll presidente Nicola Canonico a breve terrà una conferenza stampa su ciò che sarà del Foggia 2023-2024: l’imptenditore barese sta aspettando le decisioni del Consiglio Federale in merito a eventuali esclusioni, riammissioni e ripescaggi. Consiglio che, come ben noto, si terrà proprio nella giornata di oggi. E la prima comunicazione che potrebbe fare il numero uno rossonero – oltre all’ingresso, come sponsor della Fortore Energia – potrebbe propio riguardare il ritorno di Belviso. Lo scorso anno gli fu affidato un compito difficile, ovvero quello di ricostruire il Foggia post-Zeman. A parlare è stato il campo ma ora è tempo di ricominciare.