Comincia male l’anno del Foggia che torna all’antico contro un cinico Altamura

Viola para su Orlando (foto: Antonello Forcelli)

Comincia male il nuovo anno per il Foggia di Luciano Zauri che, questa sera allo Zaccheria, conosce la prima sconfitta della sua gestione cedendo malamente al Team Altamura che torna a casa con l’intera posta in palio al termine di un match che i ragazzi di Di Donato hanno meritato per il modo in cui hanno interpretato la gara. Murgiani in formazione molto rimaneggiata che erano scesi allo Zaccheria con l’intento di limitare i danni difronte ad un Foggia in salute e che era in serie utile da ben sette turni. Ma i rossoneri visti in campo hanno ancora una volta mostrato tutti i limiti caratteriali e tecnici che hanno caratterizzato tutto il girone di andata e che erano stati appena mascherati dall’arrivo del tecnico abruzzese in panchina. Un pomeriggio che ha tradito principalmente il popolo rossonero tornato a cantare sugli spalti a distanza di quasi tre mesi dalla tragedia di Potenza. Poco più di cinquemila sugli spalti dello Zaccheria delusi, amareggiati e preoccupati dopo la prestazione dei rossoneri infilati da una formazione che, almeno sulla carta, è nettamente inferiore alla formazione guidata da Zauri. Un peccato di presunzione del gruppo che, probabilmente, credeva di fare un solo boccone dell’avversario, incapaci di creare palle gol nitide, incapaci di reagire alla strenua difesa di un Altamura che, con ordine, ha chiuso tutti i varchi alla formazione di Zauri per poi colpire su due ripartenze approfittando dello sbilanciamento dei rossoneri più per frustrazione che per convinzione di poter raggiungere il successo che avrebbe rilanciato il Foggia ad un solo punto dalla zona playoff. Un notevole passo indietro di un gruppo che necessita di interventi urgenti sul mercato aldilà delle dichiarazioni di circostanza che Zauri ha rilasciato alla stampa nella conferenza alla vigilia del match di quest’oggi. Va bene la strenua difesa dei ragazzi a disposizione ma è evidente che il Foggia ha urgente bisogno di almeno un paio di difensori, tra cui un esterno a sinistra, almeno un centrocampista dai piedi buoni con ottima visione di gioco e capace di suggerire palloni giocabili in avanti dove probabilmente ci sarà bisogno di almeno un altro attaccante. E la palla passa alla proprietà e al Direttore Sportivo Luca Leone che, da domani, dovrà avere anche chiaro il quadro della situazione da parte di quei calciatori che sembrano essere avulsi alla realtà Foggia. Probabilmente qualche calciatore potrebbe anche desiderare di cambiare aria e non deve fare altro che comunicarlo alla Società. Tornando alla partita primi venti minuti di tanto possesso palla senza neanche una conclusione a rete. Un momento buono nella seconda parte del primo tempo con la grande occasione di Orlando che Viola para con difficoltà sulla linea di porta. Nella brutta serata dello Zaccheria bene Gargiulo che continua a crescere sul piano fisico e tatticamente prezioso. Rispetto al passato molto più reattivo nel recupero palla. Foggia molto lento nelle transizioni e poco convincenti le scelte di Zauri di lasciare Millico e Murano in panchina preferiti a Zunno ed Emmausso con quest’ultimo sempre troppo schiacciato sulla linea dei centrali. Molto lenti anche in difesa con Camigliano e Parodi che non hanno vissuto la loro migliore giornata. Onore all’Altamura che con appena sei uomini in panchina e con poche alternative ha saputo attendere il momento propizio approfittando del calo dei rossoneri per colpire con Leonetti e Grande che, nei secondi finali, realizza a porta vuota approfittando dell’inserimento di Perina nell’area avversaria in occasione dell’ultimo corner della partita. Un notevole passo indietro di un Foggia che è tornato all’antico e che preoccupa alla vigilia di un’altra sfida, quella di lunedì prossimo contro la sorpresa Monopoli seconda forza del campionato, e di un’altra settimana di lavoro tra polemiche e delusione.