Festa Lecco, c’è il via libera, farà la Serie B. Bocciata la Reggina

I giocatori del Lecco esultano dopo un gol (foto: Antonello Forcelli)

Reggina fuori, Lecco dentro. Non c’è ancora la conferma ufficiale, ma la tendenza dei pronostici delle ultime ore non dovrebbe cambiare. Le società sarebbero state già avvertite e quindi è virtualmente scattata la corsa al ricorso. Ci sarà tempo fino al 5 luglio alle 19, poi le due commissioni – quella “infrastrutturale” e la Covisoc che si occupa di conti e di equilibrio economico-finanziario – si riuniranno nella giornata del 6 e completeranno il parere (significativo ma non vincolante) che il consiglio federale svelerà nella riunione del 7.

REGGINA FUORI

Il club calabrese viene escluso, ovviamente va ricordato che oltre al ricorso federale ci sarà quello al Collegio di garanzia, al Tar e al Consiglio di Stato, in virtù dei mancati pagamenti all’Erario per 757mila euro, ma anche degli incentivi all’esodo per 651mila euro. In tutti e due i casi, la Reggina sarebbe stata fedele alle disposizioni del piano approvato dal Tribunale fallimentare, la cosiddetta “omologa”, saltando però le scadenze della Federcalcio e la “specificità” dell’ordinamento sportivo. Inoltre le scadenze “esterne” prevedevano pagamenti “entro” e non “il”, quindi – questo è il ragionamento che avrebbe fatto la Covisoc – non ci sarebbe stata contraddizione fra le due indicazioni. Ora bisognerà capire su quale linea sarà impostata la difesa. Una difesa che però non potrà aggiungere carte integrative, ma solo illustrare i comportamenti tenuti. A questo punto, ci sarebbe la riammissione del Brescia che potrebbe essere sancita il 7 luglio. Ma si tratta ancora dell’inizio della storia che dovrà, lo ripetiamo, affrontare nuove tappe giudiziarie, dentro (Collegio di garanzia per lo Sport) e fuori (Tar e Consiglio di Stato) la giustizia sportiva.

LECCO AMMESSO

Ci sarebbe stato, invece, il via libera per il Lecco. Il problema era noto e riguardava l’arrivo in ritardo di alcuni documenti che attestavano la disponibilità dello stadio Euganeo di Padova come “casa” dei lombardi nella futura serie B. Il termine del 20 giugno era considerato “perentorio”, ma fu fissato in presenza di un altro calendario (quello che prevedeva la finale del playoff l’11 e non il 18 giugno, come realmente avvenuto dopo il rinvio deciso per aspettare le decisioni sul Siena). Questo deve avere convinto i “commissari” a dare ragione alla neopromossa che quindi andrà a giocare in Veneto in attesa di poter avere tutti i requisiti per l’impianto dove aveva finora giocato in serie C. Probabile a questo punto un ricorso del Perugia, la seconda “potenziale” riammessa. In serie C, oltre ai casi già noti della rinuncia del Pordenone e della bocciatura del Siena, sarebbe almeno momentaneamente escluso il Brindisi.

Fonte: gazzetta.it