Dopo la rifinitura di ieri pomeriggio la comitiva rossonera è partita alla volta di Torre del Greco dove questo pomeriggio allo stadio “Liguori”, fischio d’inizio ore 18,30, sarà di scena contro la formazione di Menichini. Mirko Cudini ha portato con sè 23 calciatori e della lista non fanno parte Tommaso Nobili, fermo per un risentimento muscolare, Carlos Embalo che non ha recuperato dal problema fisico degli ultimi giorni, Giovanni Di Noia, che tornerà in gruppo per la gara con il Monopoli di giovedì sera, oltre ad Andrea Schenetti e Alessio Rossi per scelta tecnica. Gara delicata quella di questo pomeriggio che sarà la prima di tre sfide che probabilmente saranno determinanti per il futuro del Foggia in campionato. In ordine Turris, Monopoli e Brindisi in soli otto giorni per tirarsi fuori definitivamente dalla antipatica e pericolosa posizione di classifica contro formazioni che, dal loro canto, si giocheranno molte delle chances di permanenza nella categoria. Il tecnico marchigiano nella consueta conferenza stampa pregara si è detto contento della condizione fisica e mentale dei suoi e dell’ottimo lavoro svolto in settimana dall’intero gruppo che ha favorito anche l’inserimento a pieno regime dei nuovi arrivati dal mercato di gennaio. Si va verso la conferma del 4-3-3 con Perina tra i pali, difesa con Salines e Rizzo esternì e Carillo-Riccardi coppia centrale con Ercolani possibile sorpresa. A centrocampo Marino, Tenkorang e Tascone saranno confermati dietro il tridente che, almeno inizialmente, dovrebbe essere formato da Tonin, Santaniello e Millico. In casa Turris Menichini deve fare a meno di Franco squalificato e potrebbe schierare i suoi con il 4-2-3-1 dove dovrebbe trovare posto l’ultimo arrivato dall’Avellino Casarini su cui punta molto il club corallino. In avanti ballottaggio Maniero-Jallow. Tanti gli ex in campo. Perina, Tascone e Santaniello in casa Foggia, Nicolao tra i padroni di casa. A dirigere Turris-Foggia è stato designato il Signor Dario Di Francesco della Sezione Aia di Ostia Lido. Si giocherà a porte chiuse in un “Liguori” desolatamente deserto.