La vittoria mancava dallo scorso 14 ottobre, derby interno con il Brindisi, ed è giunta nella domenica in cui lo Zaccheria ospitava la prima di due gare consecutive che il calendario mette in fila per Di Noia e compagni. Il Messina quest’oggi e il Latina tra cinque giorni, venerdì sera in notturna, per tentare l’operazione rilancio dopo un mese in cui i satanelli hanno raccolto la miseria di tre punti. Operazione rilancio che è cominciata nel migliore dei modi con il successo odierno con i peloritani che, in settimana, erano stati strigliati a dovere dal proprio tecnico Modica. I siciliani non hanno sfigurato soprattutto nella prima frazione del match con un paio di occasioni, nei primi dieci minuti, che hanno messo i brividi ai quasi cinquemila presenti sugli spalti e mancate per poca incisività sotto rete. Un aspetto che continua a costellare il cammino dei siciliani e sottolineato dallo stesso tecnico in sala stampa al termine della contesa. Cudini, dal suo canto, ha proposto ancora un modulo diverso rispetto alle uscite precedenti e ha mandato in campo il 4-3-1-2 con Salines esterno a sinistra in luogo di Rizzo, out per infortunio, e proposto Martini e Di Noia con Vezzoni mezzala. Nel reparto avanzato, a sorpresa, Tounkara affianca Tonin con Peralta ad agire da trequartista. Frigerio, per la prima volta in questo campionato, siede in panchina e sarà gettato nella mischia nella ripresa accolto da qualche timido fischio di disappunto. Un Foggia apparso prigioniero del suo stesso destino, obbligato a vincere e che è parso piuttosto contratto e preoccupato dal risultato a tutti i costi. Rossoneri che hanno ritrovato la compattezza e l’aggressività delle prime giornate ma che hanno sofferto a centrocampo probabilmente perchè non si riesce a trovare un modulo su cui lavorare e la presenza di soli tre nella zona nevralgica non ha permesso una manovra lineare. Si continua ad avvertire la mancanza di un play che possa dettare i tempi mentre le note negative giungono dall’attacco. Un reparto che soffre l’assenza di un vero cecchino da area di rigore che possa finalizzare il grande lavoro ma soprattutto creare scompiglio nelle aree avversarie. Il grande lavoro di Tonin, questo pomeriggio, non è stato sufficientemente assecondato da Tounkara spesso evanescente nella fase offensiva. Sulla prova dei singoli ci piace sottolineare la prova di Martini, che ha praticamente neutralizzato Firenze senza mai proporsi però negli inserimenti in area, Peralta è stato il vero ispiratore delle giocate rossonere che non hanno però trovato la giusta finalizzazione, mentre Di Noia e Salines sono stati i veri protagonisti del pomeriggio allo Zaccheria. Infaticabile e ovunque il primo, un vero gladiatore il secondo anche in occasione del gol del raddoppio quando per ben due volte ha colpito a pochi passi da Fumagalli e nella seconda circostanza ha infilato l’esperto portiere giallorosso. Al termine del match tre punti che sono stati accolti con soddisfazione dal popolo rossonero che guarda con fiducia al futuro della formazione di Cudini che, dovesse fare il bis con il Latina tra cinque giorni, potrebbe reinserirsi nel gruppone delle squadre che si giocano la vittoria del campionato che anche oggi ha dimostrato di essere equilibrato e dove alcune delle favorite della vigilia, Avellino e Benevento, sono state umiliate e finite sotto i colpi del Giugliano e del Monopoli capaci di imprese contro i più quotati avversari. E adesso sotto con il Latina con l’obiettivo di centrare un altro successo per non vanificare quanto di buono fatto questo pomeriggio e dare un senso a questa stagione.