Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.
Il centrocampo è forse la vera gallina dalle uova d’oro dei rossoneri. Durante il corso del campionato, la mediana dei cinque uomini in linea si è confermata il reparto più assortito in tutti i quattro cicli tecnici che si sono succeduti sulla panchina, sia in campionato che soprattutto durante i playoff che hanno portato i rossoneri a un passo dalla Serie B.
UNA MEDIANA AI RAGGI X. La mediana è stata la zona del campo che ha sofferto di meno la panchina corta, problema emerso con regolarità durante le nove gare aggiuntive. Sarà dunque un punto dal quale ripartire anche per il nuovo allenatore? Petermann, Di Noia, Schenetti, Odjer, Frigerio e Vacca sono ancora sotto contratto e, salvo le immancabili sirene di mercato, dovrebbero restare in rosa nella stagione che sta per cominciare (anche se non si direbbe: tutto sembra fermo a livello di programmazione). A questi elementi vanno aggiunti gli esterni Garattoni e Rizzo, quest’ultimo impiegato da difensore per quasi tutta la stagione, ma fluidificante di fascia sinistra di ruolo e punto di riferimento imprescindibile proprio per la sua versatilità. Salutano, forse non definitivamente, Costa e Bjarkason entrambi arrivati in prestito (il primo dall’inizio di stagione, via Napoli) che hanno lasciato un ottimo ricordo nei compagni. Non è detto che il Foggia non provi a richiedere il rinnovo del prestito di entrambi, voci in tal senso già circolano (specie riguardo un possibile ritorno di Costa).
LE SCELTE DEL NUOVO ALLENATORE. Molto ovviamente dipenderà dal nuovo allenatore e dal modo in cui intenderà far giocare il suo nuovo Foggia. Un aspetto andrà tenuto in considerazione: con quindici giocatori sotto contatto, sarà difficile potersi discostare dal modulo 3-5-2 adottato con successo nell’ultima stagione. Ma tutto può succedere. Tornando ai centrocampisti sotto contratto, al momento solo Frigerio sembra in predicato di cambiare aria: è richiesto in Serie B (si è detto del Cosenza), ma il 21enne di Carate Brianza qualche estimatore in casa Milan ancora ce l’ha e la società rossonera potrebbe decidere di riportarlo alla casa-madre. Sirene più blande anche per Petermann confermatosi punto di riferimento del centrocampo dopo l’esplosione con Zeman (stagione 2021/22), conferme per Di Noia che si è rivelato tassello indispensabile del mosaico rossonero e per Schenetti. Riuscito anche il recupero di Odjer, finito sulla lista degli addii a gennaio e rivelatosi “stampella” fondamentale nel finale di stagione quando Vacca era a corto di condizione e Petermann accusava qualche malanno di stagione. A proposito di Vacca, la sua esperienza potrebbe rivelarsi ancor di più utile dopo il periodo di rodaggio trascorso nell’ultimo campionato quando arrivò (a gennaio) a corto di preparazione a causa della lunga inattività.