Cade per la prima volta in casa in questa stagione il Foggia di Mirko Cudini e lo fa al cospetto di un Latina ben messo in campo da mister Di Donato e che ha mostrato di avere le idee molto più chiare dei rossoneri ma soprattutto gli uomini con le caratteristiche giuste e con la mentalità giusta per questa categoria. In casa Foggia si continua a provare moduli diversi nell’arco dei novanta minuti a volte insistendo con calciatori inadeguati e probabilmente anche con scelte sulle quali ci sarebbe tanto da discutere. Nella ripresa il Foggia, subito dopo aver raggiunto il pareggio con Salines, si è schierato con il 4-3-3 nel tentativo di ribaltare la gara e per dieci minuti è andato vicinissimo al vantaggio con Martini che, da buona posizione, ha fallito il gol. Da quel momento la squadra si è disunita e ha prestato il fianco al Latina che è andato a nozze. E’ vero, questa sera mancavano ben sette calciatori, out per infortunio, e Tonin era reduce da una settimana alle prese con un fastidioso virus intestinale ma non deve essere un alibi per la sconfitta rimediata contro i pontini. Piuttosto va esaminata la prova dei singoli alcuni dei quali non hanno risposto alle sollecitazioni del tecnico rossonero. Fiorini, per esempio, preferito a Odjer non è mai entrato in partita e sostituito ad inizio ripresa. Martini deve giocare sempre perchè è l’unico 2004 e contribuisce al minutaggio ma stasera ha sulla coscienza non solo il mancato gol del possibile vantaggio ma non è riuscito mai a tenere Alessio Riccardi che ha mostrato di essere un calciatore di serie superiore e che ha fatto il bello e il cattivo tempo. Un calciatore che partiva spesso da lontano e sfuggiva alla marcatura dei rossoneri. Tounkara appena sufficiente nei primi venti minuti della contesa dove si è mosso con una certa disinvoltura partecipando alla manovra della squadra prima di tornare nell’anonimato e diventare irritante agli occhi dei presenti sugli spalti fino a farsi espellere nelle battute finali della contesa per un fallo di reazione inutile. Perchè tenerlo in campo e mandare sotto la doccia Peralta che almeno sui corner e sui calci piazzati poteva dare qualcosa in più in termini di fantasia? Vogliamo dire che Garattoni mentalmente e anche fisicamente non è lo stesso calciatore che nella passata stagione aveva contribuito a suon di gol e prestazioni al positivo campionato del Foggia? E Frigerio che, alla seconda gara consecutiva di questa stagione, è parso lontano parente del calciatore che tutti abbiamo conosciuto nello scorso campionato? La sconfitta di questa sera è frutto della confusione che regna sovrana nel gruppo e probabilmente anche di qualche scelta molto discutibile del tecnico marchigiano. Qualcosa poi andrebbe rivista anche sotto l’aspetto della tenuta fisica che non sempre aiuta i ragazzi nell’arco dei novanta minuti di gioco. Perde il Foggia nell’anticipo di campionato e colleziona la quarta sconfitta in quindici gare. Nella peggiore delle ipotesi al termine di questo turno di campionato la formazione di Cudini potrebbe trovarsi fuori dalla zona playoff e vedere aumentare lo svantaggio dalle prime della classe. Tutti sul banco degli imputati gruppo e staff tecnico e a quattro giornate dal giro di boa bisognerà tentare di invertire il trend negativo di queste ultime sette giornate per cercare di chiudere il girone di andata in una posizione migliore di classifica prima di cominciare a tracciare un primo bilancio di ciò che questo gruppo ha saputo esprimere in termini di gioco e risultati anche in vista della sessione di mercato di gennaio dove, probabilmente, potrebbero esserci diverse bocciature (cessioni) e dove bisognerà intervenire per reperire uomini capaci di invertire la rotta intrapresa (acquisti) se si vorrà evitare di rendere questo campionato totalmente anonimo.