Si avvicina l’impegno con la Casertana in programma domani sera allo Zaccheria e Luciano Zauri tira un sospiro di sollievo considerato che proprio contro i campani si ritroverà a gestire una rosa molto più ampia con i recuperi previsti di Salines, Silvestro, Felicioli reduci da un turno di squalifica e con molta probabilità anche di Ercolani che ha smaltito i postumi di una lesione muscolare che lo ha tenuto fermo per più di un mese. Recuperi importanti che daranno la possibilità al tecnico abruzzese di avere più alternative nel pacchetto arretrato che già domenica scorsa ha mostrato di essere più accorto e compatto rispetto al recente passato. Zauri si sa gradisce giocare con il tridente offensivo e in questo momento ha da risolvere, in tempi anche piuttosto brevi, quello che è il tallone d’Achille di questa formazione che è il reparto avanzato. Il Foggia soffre di mal d’attacco e domani sera con la Casertana se si vorrà provare a bissare il successo con la Juventus Next Gen bisognerà non solo costruire un maggior numero di azioni da rete ma bisognerà anche essere bravi a concretizzare. Tante le frecce nell’arco del tecnico rossonero che sta lavorando per ricostruire il morale di uomini importanti tra i quali Emmausso, Millico e Murano, che non attraversano sicuramente il loro miglior momento di forma, in un reparto che comunque annovera gente del calibro di Orlando, Zunno e Sarr che proprio contro i bianconeri si sono fatti trovare pronti alla chiamata dal primo minuto e che non sono dispiaciuti affatto per l’apporto dato durante la gara. Non a caso proprio Orlando è stato il match winner della gara di domenica scorsa e si prenota per una maglia da titolare anche nella sfida alla Casertana di venerdì sera. In tal senso si punta molto sul lavoro di Zauri che, dal suo avvento sulla panchina del Foggia, ha da subito eliminato le vecchie gerarchie esistenti a favore del gruppo che deve essere più squadra sia in campo che fuori dal rettangolo di gioco. Calciatori tutti sullo stesso piano e che devono essere più compatti durante la gara, aspetto che è mancato nelle due precedenti gestioni e che potrebbe rappresentare l’arma in più del nuovo Foggia targato Luciano Zauri.