Ghirelli: “Siamo pronti alla sfida della riapertura degli stadi”

Lunga lettera del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, al quotidiano Avvenire. Il numero uno della terza serie italiana si sofferma soprattutto sul tema degli stadi chiusi: “Andare allo stadio è un rito, un’abitudine. Quel rito, da un anno è strappato. Ed in più si sono insinuati la paura, l’incertezza, la precarietà, la vulnerabilità e, da un anno, temiamo di stare vicino all’altro. Sarà dura, riaprendo, rivedere subito le curve stracolme. Proviamo insieme a progettare come aprire gradualmente gli stadi, magari il 20-30% della capienza, con la certezza delle misure di distanziamento sociale. Abbiamo l’obbligo di dare un segnale di speranze e di inversione, governo, CTS, istituzioni sportive”. Ghirelli sottolinea come “il Comitato 4.0 (leghe di pallavolo, basket e Serie C), unitamente ai club sul territorio hanno avanzato il progetto di essere i driver di accelerazione dinamica e proattiva, per realizzare efficacemente parte degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Lo sport e il calcio sono pronti per essere parte per la ricostruzione del paese per le prossime generazioni, come previsto da Next Generation EU”. Gli stadi quindi “fanno da apripista e favoriscono l’apertura a forme societarie come i turst, spazi fruibili 24 ore per stare insieme con la famiglia o gli amici, anche di chi non è interessato alla partita ma fa dello stadio il luogo dove allenarsi in palestra, andare dal parrucchiere mentre i bambini giocano nello spazio ludico/formativo e poi finita la partita, tutti insieme al ristorante o al bar”. L’appello finale di Ghirelli guarda con ottimismo al futuro: “La crisi accelera le trasformazioni, noi siamo pronti per la sfida a partira dagli stadi e dai palazzetti, in modo che torni al più presto e più ricco socialmente lo Stadio Art. Dobbiamo farcela, o meglio, è possibile farcela”. 

fonte: tuttoc.com