Esce sconfitto il Foggia dal “De Cristofaro” di Giugliano al termine di una gara che, alla vigilia, probabilmente rappresentava un banco di prova importante per giocarsi le residue chances di inserimento nella zona playoff della classifica. Rossoneri imbarazzanti nei primi quarantacinque minuti della sfida al cospetto di un Giugliano per niente trascendentale che ha portato a casa i tre punti sfruttando le uniche due occasioni da rete create nell’arco dei novanta minuti. Tanto possesso palla, come spesso accade, ma poca concretezza negli ultimi sedici metri dove questa sera il Foggia mancava anche di Murano da qualche ora accasatosi a Crotone. Panchina con pochi cambi e Luciano Zauri che, a sorpresa, ha modificato lo schieramento in campo rispetto alla formazione che così bene aveva fatto contro il Benevento non più tardi di cinque giorni fa. Felicioli nel ruolo di esterno sinistro della difesa, Silvestro schierato più avanzato sulla fascia destra e Vezzoni più arretrato con Emmausso nel ruolo di “falso nueve” che ha penalizzato l’inventiva dell’ex Messina che si era espresso molto bene sulla sinistra contro i sanniti. Non vogliamo gettare la croce addosso a Zauri che ha dovuto comunque fare di necessità virtù con gli uomini a disposizione ma probabilmente si poteva insistere sull’undici di domenica scorsa con Sarr dal primo minuto anche se il giovanotto ex Inter nella ripresa non si è mai reso pericoloso nell’area del Giugliano. Padroni di casa in vantaggio poco dopo la mezz’ora grazie ad un gentile “omaggio” di Perina che si è lasciato infilare sul suo palo da un colpo di testa di De Rosa che poteva essere neutralizzato dall’estremo difensore rossonero. Sembrava cambiata la musica nella ripresa dopo l’infortunio di Felicioli e l’ingresso di Brugognone con Vezzoni riportato a sinistra e il Foggia dava l’impressione di poter riprendere la gara da un momento all’altro. E infatti a metà del secondo tempo una invenzione di Zunno dalla destra trovava Emmausso pronto alla conclusione a rete che sorprendeva la retroguardia campana. Ad un quarto d’ora dalla fine della contesa tutto poteva ancora succedere e il Foggia dava l’impressione di poter cercare ancora la via della rete. Ma ad un quarto d’ora dalla fine su una delle ripartenze concesse agli uomini di Bertotto il neo entrato Nepi castigava il Foggia e metteva la parola fine alla sfida di questa sera. E quello che più preoccupa che, sotto di un gol, i ragazzi di Zauri non hanno avuto la forza per reagire e hanno mostrato tutti i limiti caratteriali e tecnici che si sono evidenziati sin dall’inizio della stagione. Un evidente passo indietro rispetto a sette giorni fa e la classifica che torna a farsi preoccupante. A questo gruppo, alla luce delle recenti partenze e delle probabili cessioni di Santaniello e di qualche altro elemento assente questa sera (Mazzocco?) urgono innesti che possano permettere allo staff tecnico di tirarsi fuori al più presto da quella scomoda posizione in graduatoria e provare a portare al termine una stagione a dir poco maledetta. Ci sarà tempo fino alla mezzanotte di lunedì quando calerà il sipario sulla sessione di mercato invernale. Ancora tre giorni per porre rimedio ad un organico sopravvalutato ad inizio stagione e che continua a deludere il popolo rossonero. La palla passa giocoforza al Direttore Sportivo Luca Leone e alla proprietà che saranno a Milano per seguire da vicino le ultime ore di trattative alla ricerca di profili funzionali alle esigenze del tecnico abruzzese. Almeno tre-quattro elementi, un difensore, due centrocampisti e una punta centrale, capaci di alzare l’asticella del gruppo alla vigilia del prossimo impegno casalingo che si chiama Avellino.