Se consideriamo le ultime cinque trasferte giocate dal Cittadella, compresa quella di Coppa Italia, noteremo uno score che non pu� lasciare tranquilli i tifosi rossoneri. Vittorie, nell�ordine, sui campi di Empoli, Pescara, Palermo e Ferrara, con la sola parentesi negativa di Bari, dove comunque la squadra patavina si era presentata al San Nicola senza alcun timore reverenziale passando addirittura in vantaggio dopo alcuni minuti.
L�italo australiano Roberto Venturato si � affacciato da poco nel mondo del calcio professionistico come responsabile di prima squadra pur non essendo pi� giovanissimo, potendo vantare un curriculum solo come secondo, in particolare con la Cremonese, ed esperienze da coach nelle serie minori, ma il suo Cittadella pu� definirsi senza dubbio una sua creatura il cui processo di crescita � iniziato in lega Pro dove l�allenatore, in un solo anno di gestione, � riuscito a stravincere il campionato attraverso un gioco propositivo e spettacolare..
IL tecnico propende per il sistema di gioco 1-4-3-1-2, ed ha ripresentato in B gli stessi concetti di gioco dellメanno della scalata dalla serie inferiore, mostrando. il primo anno. una fase offensiva molto efficace ma, al tempo stesso, una scarsa gestione della partita che determinava risultati a volte non brillanti, nonostante la compagine avesse dato la sensazione di poter tranquillamente far sua la partita.
Venturato, quest�anno, ha saputo creare le condizioni perch� la squadra raggiungesse un ulteriore miglioramento sotto l�aspetto tattico. Non pi� una squadra garibaldina che lasciava invitanti spazi agli avversari, ma un�attenta applicazione nella chiusura degli spazi in fase di non possesso attraverso l�arretramento di una decina di metri del proprio baricentro.
Il Cittadella, rispetto allo scorso anno, � cresciuto anche sotto l�aspetto della maturit� calcistica e consapevolezza dei propri mezzi. E� una squadra che sa leggere molto bene le situazioni che possono crearsi nel corso di un incontro, scegliendo quasi sempre le migliori soluzioni tattiche sia in fase di possesso che di non possesso. Si dimostra cos� spesso sorniona nell�attendere il momento giusto per colpire l�avversario.
Pur essendo una squadra che non vive le pressioni delle grandi piazze, in campo non lesina concentrazione e cattiveria agonistica, consapevole che pu� giocarsela con tutte e che potrebbe essere la vera sorpresa di questo campionato.
Elemento fondamentale per la costruzione e lo sviluppo del gioco del Cittadella � senza dubbio Iori, classe 1982. Una carriera iniziata e che probabilmente terminer� nel Cittadella, dopo aver toccato anche la serie A con il Chievo. Si abbassa sistematicamente per avviare l�azione di costruzione insieme ai due centrali Vernier e Scaglia (oggetto del desiderio del Foggia nell�ultima campagna acquisti) , bravi entrambi, ma soprattutto il secondo, ad avviare la costruzione dai limiti della propria area, e smista palloni sempre precisi e puntuali per gli esterni senza disdegnare qualche buona verticalizzazione per la spizzata degli attaccanti.
I due esterni bassi nella formazione base costruita dal tecnico sono Salvi (88) ( gi� all�attivo ben quattro gol quest�anno, quasi tutti su palle inattive) sulla destra e Benedetti (91) sulla sinistra, ma a causa di un� infortunio patito da quest�ultimo, il primo � stato spostato sulla fascia opposta mentre sulla fascia destra ha operato Caccin (97) o, in alternativa, Pezzi che ha maggiormente caratteristiche da incontrista. Quest�ultimo � una vecchia conoscenza di chi ha seguito i campionati di lega Pro, avendo militato nel Benevento come centrale di sinistra in una difesa a tre, mentre Caccin � un ragazzo interessante del vivaio con propensioni prettamente offensive.
I due esterni hanno il compito di proporsi costantemente in fase offensiva, prediligendo Venturato il gioco in orizzontale, ma le fasce sono sempre ben presidiate grazie soprattutto ai rientri dei centrocampisti Pasa (94) e Schenetti (91).
Il primo � uno dei tanti figli d�arte che quest�anno giocano in B. Come il padre (ex Udinese) � un centrocampista, bravo tecnicamente, copre tanto campo e spesso si presenta pericolosamente tra le linee potendo contare anche su un buon dribbling. Lo stesso Schenetti si distingue maggiormente per la fase offensiva che per quella difensiva.
Imprevedibilit� e qualit� alla fase d�attacco la garantisce Chiaretti. L�italo brasiliano non ha bisogno di presentazioni , fornisce assist ai compagni e giocate di qualit� che deliziano il pubblico. Quest�anno non ha ancora segnato, forse perch� anche lui ha ricevuto il compito di curare maggiormente la fase di non possesso.
Come punta centrale operer� Litteri che qualche volta si alterna nel ruolo con l�altro �bisonte� Strizzolo. Entrambe sono punte che fanno da terminali offensivi in grado di andare con facilit� in doppia cifra.
Se l�avversario concede spazio ecco che diventa pericolosissimo il filiforme Ivoriano Kouam�, solo 70 kg. su 186 cm. di altezza. Le lunghe leve del calciatore di propriet� del Sassuolo, unite ad una discreta propriet� di palleggio, consentono al ragazzo accelerazioni in grado di spaccare qualsiasi linea difensiva.
Scritto da Piero Colangelo
Match analyst
Osservatore calcistico