Nel segno della continuità. Dopo aver chiuso la 1ª storica stagione in 3ª serie con una salvezza tranquilla nonostante l’indisponibilità dello stadio De Cristofaro (il campo di casa è stato il Partenio-Lombardi di Avellino), il Giugliano è ripartito dalla conferma del DS Amodio e del tecnico Raffaele Di Napoli, un passato da secondo nel Foggia di Campilongo. La proprietà è ambiziosa: la Mazzamauro Group (società leader nelle consulenze doganali), infatti, ha trasferito nel 2021 il titolo sportivo del Savoia a Giugliano con l’obiettivo di portare i Tigrotti tra i Pro. Risultato ottenuto nel torneo 2021/22 quando guidati da Ferraro (che l’anno dopo avrebbe trionfato anche con il Catania) i gialloblù dominarono il girone G di 4ª serie ottenendo la promozione con due turni d’anticipo.
Di Napoli ha stabilito le priorità per il torneo ‘23/24: “Primo obiettivo, la salvezza”, aggiungendo però: “Occorre pensare partita dopo partita, ma dobbiamo essere ambiziosi”. L’allenatore ex Paganese (il cui arrivo nell’estate 2022 fu accolto con diffidenza proprio in ragione della retrocessione con gli azzurrostellati) ha dato continuità al suo modulo preferito, il 3-5-2. Il mercato è stato movimentato. Ci sono state alcune conferme eccellenti: Scognamiglio, Gladestony, Oyewale (esterno sinistro nigeriano cresciuto nel Torino, uno dei talenti più luminosi dei Tigrotti) e Salvemini. Ceduto il centrale croato Biasiol al Picerno, il club ha creato un asse solido con la Juve Stabia da cui sono giunti il 29enne difensore Caldore, il portiere classe ’87 Russo e il regista mancino Berardocco. Salutato il “pifferaio” Piovaccari, il colpo dell’estate era stato il bomber Alessandro Marotta che però a fine agosto ha lasciato i Tigrotti per accettare la corte del Benevento. Al suo posto il DS Amodio ha ingaggiato l’ex Crotone Bernardotto e il classe ’91 De Sena, reduce dall’esperienza con la Gelbison. Grande attesa c’è per Carmine Giorgione, oltre 240 presenze con 26 gol e 28 assist in 7 stagioni con l’Albinoleffe. Il centrocampista era stato fermato al debutto da un problema fisico e dovrebbe esordire in maglia gialloblù (magari partendo dalla panchina) proprio con il Foggia, match in cui con ogni probabilità si rivedrà anche Salvemini, fermato la settimana scorsa da un attacco influenzale. Oltre a Oyewale, sono altri tre i giovani da tenere in considerazione: i due esterni offensivi Di Dio, scuola Bologna (espulso allo Zaccheria nell’ultimo confronto diretto), e Oviszach, cresciuto nelle giovanili dell’Udinese e arrivato a titolo definitivo dal Vicenza, e il portiere Baldi (preferito all’esperto Russo alla 1ª giornata), una vittoria in Coppa Italia Primavera con la Roma, che nel contratto di cessione ha inserito una clausola di “recompra” di 300mila euro.
Nel vernissage stagionale, al ritorno nell’impianto casalingo del De Cristofaro, i Tigrotti hanno superato il Sorrento 1-0 con una rete di Nocciolini (16 gol con il Parma nel 2015/16), tornato in terra campana dopo il prestito semestrale al Taranto. Il bilancio degli scontri diretti allo Zaccheria recita 4 vittorie rossonere, un pari e un successo ospite (nel 2001/02 con doppietta di Falco). Lo scorso anno, alla prima interna di Delio Rossi con i satanelli, il Foggia s’impose 3-0 con le firme di Ogunseye, Petermann e Frigerio: nessuno di loro – ironia della sorte – sarà in campo nello scontro di stasera.