L’altra metà del campo – Il Latina

I giocatori del Latina esultano (Foto: Latina Calcio 1932)

La vetta conquistata al tramonto della 5ª giornata, poi il ritorno alla “normalità”. Il Latina che arriva allo Zaccheria, dove nel torneo passato inaugurò il festival degli “orrori” della gestione Boscaglia, non è più una sorpresa ma una realtà della categoria, secondo le parole del mister che da tre anni guida i pontini, Daniele Di Donato. In estate il tecnico è stato confermato sino a giugno 2024 dal patron Terracciano, al timone della società di Piazzale Serratore da 7 anni (o giù di lì). Da quando cioè, risorto dalle ceneri dell’ultimo fallimento come US Latina nel 2017, il club pontino ha assunto la denominazione di Latina Calcio 1932 ed è ripartito dalla serie D. La storia del “Leone Alato” ha avuto il suo apice nel quadriennio 2013-17 quando disputò 4 campionati di fila in serie B, nel primo dei quali sfiorò addirittura la serie A (perse la finale playoff contro il Cesena, dopo aver eliminato il Bari in semifinale).

Pillole di un passato che però ci proiettano al presente. Dopo 14 turni, i nerazzurri occupano il 7° posto in graduatoria con 22 punti, con un perfetto equilibrio di andamento tra casa e fuori (tre vittorie, due pareggi e due sconfitte). Il Latina era partito forte con 3 successi e 2 pareggi nei primi 5 turni, poi è arrivato l’inatteso stop al Francioni contro il Brindisi alla 6ª; da quel momento il cammino è stato più “consono” alle attese. Analizzando i risultati dei pontini, balza all’occhio un dato: Cittadino (l’ex di turno) e soci hanno affrontato 6 delle prime 10 dell’attuale classifica. Il bilancio è di una vittoria con l’Avellino (ma era il debutto con i Lupi ancora diretti da Rastelli), due pareggi con Casertana e Crotone e tre ko contro Audace Cerignola, Juve Stabia e Picerno.

Di Donato, che predilige il 3-5-2 ma che – ad esempio – a Messina, nel 3-0 della 13ª giornata, ha schierato i suoi con il 3-4-2-1, punta sul ritmo, sul possesso palla e sulle verticalizzazioni veloci. Il reparto offensivo ha un’ottima capacità realizzativa: dei 19 gol all’attivo, infatti, 15 sono stati segnati da attaccanti. Per la precisione: 4 da Fabrizi e Mastroianni, 3 da Del Sole (riadattato da quinto ma pur sempre un elemento del pacchetto avanzato), 2 da Fella e Jallow. A completare i marcatori in casa nerazzurra, ecco i due gol dell’esterno Paganini e le reti di Cittadino e del difensore Rocchi, che al pari del lungodegente Biagi, sarà assente allo Zaccheria.

I pontini hanno attinto molto dai vivai di Roma e Lazio a partire da Matteo Cardinali, 22enne portiere cresciuto a Trigoria (quartier generale giallorosso) e titolare fisso nell’undici di Di Donato. Che in difesa punterà tra gli altri su Fabio Cortinovis (assente per squalifica contro il Picerno), svezzato dalla Primavera dell’Inter e con due convocazioni in prima squadra prima di essere ceduto al Latina, società con cui nel 2022 ha firmato un triennale. Il capitano e leader della squadra è invece Lorenzo Di Livio, figlio del “soldatino” Angelo, alla 3ª stagione con i pontini (accordo prolungato sino al 2025). E a proposito di figli d’arte, ecco Luca Paganini (erede del noto ballerino Raffaele) che ha giocato “una vita” nella rivale storica del Latina, ovvero il Frosinone: per lui 4 gol con i ciociari in serie A contro Milan, Sampdoria, Sassuolo e Torino. “A pelle sentivo che Latina era la piazza giusta per me”, ha così spiegato la sua scelta il 30enne esterno reduce da un torneo di Lega Pro con la Triestina. 

In ballottaggio con lui per un posto da quinto di centrocampo a destra c’è l’enfant prodige di qualche anno fa Ferdinando Del Sole. Napoletano classe ’98, Nando andò a Milano a 13 anni per un provino con il Diavolo rossonero ma al momento di cambiarsi nello spogliatoio scoppiò a piangere e chiese di essere riportato a casa. Nel 2012 i dirigenti del Pescara lo visionarono e lo ingaggiarono per il Delfino dove esplose con Zeman. Poteva seguire le orme di Verratti finendo al PSG, ma alla fine fu la Juventus a investire sul suo talento e a portarlo alla Vinovo. Nel tempo Nando si è un po’ perso e a Latina cerca riscatto e una nuova consacrazione per provare poi a tornare in bianconero (è ancora di proprietà della Vecchia Signora). Dal lato opposto di campo agisce invece Luca Crecco, 28enne che ha iniziato nella Lazio con cui segnò in serie A (un gol al Palermo nel 2017) ed esordì anche in Europa League. Di proprietà del Taranto, il mancino dalle oltre 170 presenze in «B» tra Vicenza e Ternana è uno degli uomini d’esperienza dei pontini, che in mediana possono contare anche sulle geometrie e i filtranti di Alessio Riccardi, 22 anni, la Roma nel sangue e diverse apparizioni in tutte le nazionali giovanili italiane. Chiudiamo la rassegna con i due bomber Mastroianni (ultime due stagioni al Fiorenzuola) e Fabrizi (che l’anno scorso realizzò 9 reti con i nerazzurri) e con i colleghi di reparto Fella, navigato attaccante di categoria, e Jallow, gambiano capace di aprire spazi e andare in profondità.