L’altra metà del campo – Il Sorrento

I giocatori del Sorrento esultano dopo un gol (foto: Sorrento Calcio 1945)

Il pronostico d’inizio stagione è stato decisamente ribaltato. Il Sorrento neopromosso pareva destinato a lottare sino all’ultimo secondo per mantenere una categoria riconquistata dopo 9 anni. E il cammino (almeno nei risultati) delle prime 11 giornate del torneo confermava questa idea. Alla vigilia del confronto di andata con il Foggia allo Zaccheria, infatti, i campani erano in grande difficoltà (erano penultimi in classifica con 8 punti). Da lì però è tutto cambiato e a un girone di distanza i rossoneri sono decimi (per differenza reti rispetto all’Audace Cerignola) con 40 punti a +2 sui satanelli e stazionano ancora in zona playoff.

Scriviamo “ancora” perché dopo un mese di gennaio strepitoso con 4 vittorie di fila contro Giugliano, Cerignola, Turris e Avellino, la squadra della meravigliosa penisola sorrentina ha ottenuto appena un successo (1-0 alla Virtus Francavilla) nelle successive 7 partite con 5 punti all’attivo e 4 sconfitte (delle 12 totali). Dunque il trend del momento appare negativo anche se le prestazioni non sono mai mancate. Però nel complesso il Sorrento sta disputando un torneo ben al di là delle aspettative considerando anche che è la squadra con l’età media più bassa del campionato con 24,5 anni.

Il merito va ascritto soprattutto al tecnico Enzo Maiuri e al suo staff (all’interno del quale ci piace ricordare la figura del “match analyst” foggiano Piero Colangelo) che stanno tirando fuori il massimo dai ragazzi, alcuni dei quali con poca esperienza tra i professionisti. Maiuri, che per un mese fu anche il mister del Foggia nell’estate anomala dei tre allenatori (Capuano, lo stesso Maiuri e poi Marchionni), ha avuto la capacità di trasmettere con chiarezza i suoi principi e di convincere i giocatori della bontà della sua proposta di gioco. Due caratteristiche che lo hanno reso – a nostro avviso – uno dei tecnici migliori di questo girone C di Lega Pro.

Il suo credo tattico è da molti anni il 4-3-3, un modulo applicato con dinamismo ed equilibrio. Il Sorrento è stato fortemente penalizzato dall’inagibilità dello storico stadio Italia (dove allenò anche un certo Sarri) che lo costringe a giocare le partite casalinghe al Viviani di Potenza. A gennaio la dirigenza rossonera ha scelto il “low profile” di mercato immettendo appena il centrocampista classe 2003 Riccardi arrivato dal Potenza, l’attaccante esterno in prestito dal Lumezzane Kolaj (un’esperienza anche in B con l’Alessandria e in Lega Pro con il Pescara di Zeman) e il portiere Albertazzi, oltre 100 presenze in «C».

Ma è proprio nel ruolo di estremo difensore che il Sorrento ha espresso il suo maggior talento anche in prospettiva. Stiamo parlando di Ludovico Del Sorbo, classe 2004. Nato a Castellammare e cresciuto nella Juve Stabia con il Napoli nel cuore e Buffon (ubi maior…) come idolo, il ragazzino che aveva cominciato da attaccante prima di trovare la sua collocazione naturale in porta, è uno dei prospetti giovani migliori del torneo. Approdato in Penisola nel 2021, è stato il numero uno l’anno passato in serie D quando era il più giovane giocatore titolare del suo girone. Sfruttando la squalifica di Marcone, ha debuttato il 29 ottobre 2023 contro il Monterosi e da allora non è più uscito dall’undici base. Sinora ha collezionato 8 clean sheet ed è uno dei segreti del buon rendimento difensivo dei rossoneri.

Segnaliamo poi altri due elementi fondamentali nel team di Maiuri, uno per ognuno degli altri due reparti. A centrocampo c’è tutta la qualità di Alberto De Francesco, un passato con Spezia, Reggina, Avellino (tra le altre) che è il “geometra” della mediana ma che ha realizzato anche 6 reti sinora. In attacco il nome di copertina è quello di Mario Ravasio, una vita all’Albinoleffe e un passaggio lo scorso anno alla Lucchese. Con 10 reti è il bomber del Sorrento ed è stato nominato dall’AIC giocatore del mese di gennaio (quando segnò 4 reti consecutive) per la Lega Pro. È a secco da qualche partita ma continua a dare il suo grande contributo. Fu lui, tra l’altro, ad aprire le marcature allo Zaccheria nella 1ª frazione del confronto di andata: rispose per il Foggia Embalo in avvio di ripresa e il confronto si chiuse 1-1.