Il Catania è quinto in classifica con 58 punti, quanti ne ha la Juve Stabia, ma ne sconta 2 di penalizzazione. Entrambe le squadre sono ancora in lotta per il quarto posto, dove è al momento il Bari con 60 punti.
Gli ultimi 90 minuti saranno decisivi per stabilire la graduatoria finale dal secondo al nono posto (il primo è della Ternana e il decimo è della Casertana, senza più dubbi). L’ultima giornata, stabilirà, infatti, innanzitutto chi – tra Catanzaro e Avellino – chiuderà alle spalle della capolista. Ma c’è da definire – ed è ciò che maggiormente interessa i nostri lettori – anche l’ordine conclusivo tra Foggia, Palermo e Teramo (racchiuse, attualmente, nel fazzoletto di un solo punto), con le prime due appaiate a quota 50 (ma con i rossoneri in vantaggio negli scontri diretti).
Finire la regular season in alto, in classifica, cambia – come è noto – le cose in prospettiva play off. Il settimo posto, ad esempio, consente di giocare in casa il primo turno (a gara secca, senza supplementari) con la possibilità di andare avanti anche pareggiando.
Mentre la squadra di Marchionni se la vedrà nell’ultimo turno con il Catania, il Palermo giocherà a Francavilla Fontana ed il Teramo ospiterà la Viterbese. Sulla carta il compito più difficile ce l’hanno i rossoneri.
Il Foggia, sin qui, con le big (ovvero le squadre che lo precedono in classifica) ha quasi sempre “steccato”. Ad eccezione del derby in casa col Bari, non ha mai vinto, perdendo il più delle volte. E’ successo anche a Catania, all’andata: finì 2-1.
Lo score degli etnei dice: 17 vittorie (7 in trasferta), 9 pareggi (4) e 9 sconfitte (6). Il rendimento esterno (25 punti) risulta alquanto inferiore rispetto a quello interno (35).
Il Catania è squadra in forma. Nelle ultime 6 partite (ovvero da quando è arrivato Francesco Baldini) ha vinto 5 volte (con Avellino, Cavese, Viterbese, Potenza e Casertana), perdendo solo a Catanzaro. In precedenza aveva attraversato un “momento-no” con una sola vittoria in 8 partite (nelle quali aveva racimolato solo 6 punti) che era costata la panchina a Giuseppe Raffaele.
Fin qui la squadra rossoblù è andata a segno 48 volte (quarto attacco del campionato), subendo 36 reti (sesta difesa). Il goleador è il centravanti Sarao (con 8 gol), assente per infortunio ultimamente. L’assist-man è Dall’Oglio (con 5 passaggi-gol).
Questo l’undici iniziale nell’ultima gara (con la Casertana), modulo 4-3-3: Martinez fra i pali; linea difensiva composta da Calapai, Silvestri, Giosa (squalificato, salterà la sfida dello Zaccheria) e Pinto; Izco, Maldonado (il “regista” della squadra) e Welbeck sulla mediana; Dall’Oglio (nell’occasione falso nueve) con Golfo e Reginaldo in attacco.
Nella partita precedente avevano trovato spazio tra i titolari Tonucci in difesa, Rosaia a centrocampo, Russotto e Di Piazza in avanti.
Nel dopoguerra Foggia – Catania s’è disputata in campionato 18 volte (anche in serie A). I rossoneri contano 10 vittorie, 7 pareggi ed una sola sconfitta (serie B, 1980/81). L’ultima volta, però, fu in Coppa Italia (stagione 2018/19): finì 3-1 per gli ospiti.
La gara sarà arbitrata dal signor Mario D. Arace di Lugo di Romagna. Fischio d’inizio domenica alle ore 20,30.