Teramo e Foggia hanno gli stessi punti in classifica: 32 come il Catanzaro (che ha riposato nell’ultimo turno). Sono al quinto posto (in condominio), in piena zona play off (con un vantaggio di 13 punti sulla zona play out). Davanti a loro vi sono solo Ternana (52), Bari (41), Avellino (37) e Catania (33).
Entrambi (in particolare il Foggia) avevano iniziato la stagione guardando soprattutto al traguardo della salvezza. Possono, dunque, essere soddisfatti del cammino effettuato – fin qui – sulla strada del campionato.
I rossoneri hanno vinto di più (9 contro 8), i biancorossi hanno perso di meno (4 contro 6) e contano 8 pareggi (i rossoneri si fermano, invece, a 5).
Non distanti neppure i numeri dei gol (fatti e subiti) dalle due formazioni: 26/21 il Foggia, 23/17 il Teramo. Come dire: segna di più la squadra di Marchionni, subisce di meno quella di Paci. Ad ogni modo, la differenza reti, sia pur di poco, è favorevole al Teramo (+6 contro +5).
Come si ricorderà, il Foggia ebbe una… falsa partenza (4 sconfitte nelle prime 5 gare). Poi, però, inanellò una serie di risultati utili (ben 12, inframmezzati proprio dalla sconfitta di Teramo), sino al recente stop di Catania (a cui, però, ha fatto seguito il pareggio col Bisceglie e la vittoria – sabato scorso – con la Casertana).
Viceversa, il Teramo ebbe un inizio di stagione al fulmicotone. Mise insieme ben 7 vittorie (Palermo, Monopoli, Casertana, Juve Stabia, Paganese, Catania e Foggia) nelle prime 10 partite, nelle quali solo il Catanzaro riuscì a batterlo (1-0).
Poi, però, ha rallentato. E non poco.
A frenare lo slancio – che l’aveva proiettato sorprendentemente in alto, in classifica – fu la Ternana (alla 12^ giornata). Uno stop (3-0) che evidentemente lasciò il segno.
Il Teramo, infatti, ha dovuto attendere il Bari – sabato scorso – per tornare al successo (2-1, doppietta di Bombagi, dopo l’iniziale vantaggio di Antenucci). La vittoria mancava agli abruzzesi proprio dalla gara di andata col Foggia (2-0, era il 18 novembre).
Nel mezzo 9 partite con 0 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte (quella con la Ternana – della quale abbiamo già detto – e successivamente con il Bisceglie, prima di Natale, e la Viterbese, poco più di due settimane fa).
Questo l’undici iniziale schierato contro il Bari (col modulo 4-3-3, proposto da Paci ultimamente): il polacco Lewandowski (24 anni, alla quarta stagione in biancorosso) tra i pali; Vitturini (23, appena arrivato dal Feralpisalò), Soprano (25), Piacentini (21) e Tentardini (24, che – al pari di Lewandoski – non ha ancora saltato un solo minuto in campionato) in difesa; capitan Arrigoni (32, play, 1 gol quest’anno), Mungo (28) e Santoro (21, 2 gol) a centrocampo; Bombagi (31, 4 gol), Pinzauti (26, centravanti, 2 gol) e Costa Ferreira (30, 3 gol) in avanti.
Nel corso della gara sono subentrati il centrocampista Ilari (29, goleador della squadra con 5 reti) e i giovani attaccanti Gerbi (20) e Cappa (21, 2 gol).
Non convocato – per scelta societaria – il forte difensore franco-maliano Diakitè (20 anni, oggetto del desiderio di diversi club, anche di categoria superiore).
Nella gara precedente (a Palermo) avevano trovato spazio fra i titolari il centrocampista Viero (21) e l’esterno rumeno Birligea (20, 1 gol).
“Rispetto alla gara col Bari, farò al massimo un cambio” ha detto Paci ieri, in conferenza. Fissando l’obiettivo, dopo esser tornato al successo: “la nostra sfida, ora, è cercare di essere vincenti anche fuori casa”. Fin qui, infatti, il Teramo ha vinto solo a Pagani e Monopoli. Del resto, il rendimento esterno (11 punti) è nettamente inferiore rispetto a quello interno (21 punti).
Foggia – Teramo (anticipo della 22^ giornata) si giocherà per la nona volta.
I rossoneri contano ben 5 successi. Solo in una circostanza, invece, hanno vinto gli ospiti (2003/04).
In due occasioni la gara è terminata in parità.
Arbitrerà il signor Alessandro Di Graci di Como.
Fischio d’inizio alle ore 17,30.