La notizia del giorno è la ferma volontà del Presidente Nicola Canonico di non dare continuità alla sua esperienza al comando del Calcio Foggia. Una voce trapelata negli ambienti nella giornata di ieri e che ha trovato conferma nelle parole del proprietario del sodalizio rossonero da noi raggiunto telefonicamente in mattinata. Decisione che è irremovibile e della quale ha informato anche le istituzioni locali. Non ci sarebbero più le condizioni per continuare a fare calcio a Foggia in un contesto che è andato via via degenerando subito dopo la fallita promozione in serie B della passata stagione. Il patron del club rossonero incalzato sulle voci di una trattativa in piedi con un fondo estero non ha né confermato né smentito in quanto sull’eventuale operazione esiste un patto di riservatezza che scadrà il prossimo venerdì 3 maggio. Fonti in nostro possesso fisserebbero in tale data la conclusione della due diligence con la visione dei documenti messi a disposizione dal mese di dicembre periodo in cui la trattativa avrebbe avuto inizio. Il fondo americano, il cui intermediario si interfaccerebbe con il Presidente Canonico tramite un delegato al fondo che è residente a Milano, si starebbe interessando alle sorti del club di Viale Ofanto da almeno cinque mesi con la formazione rossonera che, al momento, aveva un andamento altalenante in classifica fino al rischio di un probabile coinvolgimento nella zona playout della graduatoria. Tra le condizioni principali per la fattibilità dell’operazione vi era la conferma della categoria che è stata mantenuta con la rimonta avvenuta subito dopo la fase di mercato di gennaio e il richiamo in panchina di Mirko Cudini. Il bilancio sarebbe stato consegnato agli investitori e la debitoria ammonterebbe a due milioni e duecento mila euro che è la cifra ereditata dall’imprenditore di Modugno all’atto dell’acquisizione del Foggia. Il club è vendibile, a dispetto di ciò che si sostiene da più parti, in quanto l’Amministratore unico della Corporate Silvestro Carbotti, nelle more del suo ruolo, può provvedere alla cessione del cento per cento della Corporate in quanto il contenzioso con la Maria Assunta Pintus è una questione privata tra Canonico e la stessa imprenditrice sarda. La fattibilità dell’operazione con il fondo americano avrebbe subito un forte rallentamento a seguito della inchiesta della DDA in atto che avrebbe raffreddato l’interesse degli investitori e che mette in dubbio il successo della stessa operazione. Nei prossimi giorni se ne potrebbe sapere qualcosa di più con Nicola Canonico che potrebbe tenere una conferenza stampa tra venerdì al massimo lunedì della prossima settimana.