Cinque domande a … Tommaso Roberto Coletti, 25 anni, centrocampista per il secondo anno in forza al Pescara. Cresciuto calcisticamente nel Lavello, ha vestito le maglie del Martina e del Foggia per poi approdare nel gennaio 2008 al club abruzzese.
1 – Ottimo inizio di campionato per il tuo Pescara soprattutto in casa. Che cosa vi manca per vincere anche in trasferta?
�Sicuramente il nostro inizio di campionato � stato ottimo anche se possiamo recriminare per le tre partite in trasferta dove meritavamo sicuramente di portare a casa i tre punti. Obiettivo mancato per nostra carenza di cinismo e per alcuni episodi che hanno influenzato questi incontri�.
2 – La prossima partita � a Portogruaro, reduce da ben sei vittorie consecutive. E� una sfida di vertice, quali sono le tue previsioni?
�Il Portogruaro si sta dimostrando una squadra molto molto forte e preparata e in un ottimo momento di forma. Loro saranno sicuramente carichi ma credo che possiamo vincere questa gara perch� siamo un gran gruppo che anche in una partita dura pu� puntare al risultato pieno�.
3 – Per te chi � la favorita per vincere il campionato?
�Ovviamente sar� un p� di parte…ma vedo noi come i favoriti per la vittoria di questo campionato; l�unica squadra con cui credo ce la giocheremo fino in fondo � il Verona�.
4 – Il pi� bel ricordo delle tue esperienze calcistiche a Martina Franca e a Foggia?
�Di ricordi ne ho tanti: molti positivi e anche qualcuno negativo. A Martina il ricordo pi� bello � legato al primo anno tra i professionisti; mi hanno dato la possibilit� di entrare a far parte del calcio vero; venivo dai dilettanti e non so quante squadre l� avrebbero fatto. Foggia � incredibile……tanti ricordi, poi anche tante offese quando sono andato via. Non potr� mai dimenticare il calore dei miei tifosi: ci amavamo incredibilmente; non potr� mai scordare due episodi: il mio primo goal a Foggia, fatto contro la Cremonese di Mondonico e di tutti quei grandi giocatori; lo stadio trem� al culmine di una azione incredibile di cui sono stato il finalizzatore ma il merito fu tutto di Del Core e Mounard. Il secondo � legato ad una partita partcolare, contro la Ternana, accaduto quando ero ormai vicino al mio trasferimento di gennaio (al Pescara): fui sostituito dopo 5 minuti dall�inizio del secondo tempo, stavo giocando troppo bene, ricordo i fischi assordanti di quasi 8 mila persone che non volevano che io uscissi dal campo; sono uscito quasi tra le lacrime. La cosa pi� bella � il riconoscimento della gente, quando la gente ti vuole bene ti senti il giocatore pi� forte del mondo; io a Foggia mi sono sentito cos�.
5 – Qual� � l� allenatore che ha maggiormente contribuito alla tua crescita calcistica?
�Credo che devo la mia crescita calcistica a due allenatori: uno � sicuramente Simonelli, grande uomo e grande allenatore; � stato sicuramente la persona che pi� mi ha dato calcisticamente parlando. Il secondo � una piccola luce nel buio totale che � questo mondo: lui mi ha insegnato la vita, il sacrificio e l�amore per questo sport, per se stessi e per gli altri; sul piano umano devo a lui la mia crescita, non lo ringrazier� mai abbastanza, sto parlando di Nanu Galderisi�.
Fonte: www.tuttolegapro.com