La notizia del serio infortunio di Luigi Carillo, che ha chiuso anzitempo il suo campionato, ha un po’ scosso la vigilia della gara di Benevento. Un match che era molto temuto soprattutto perché il Foggia andava a far visita alla seconda forza del campionato privo degli uomini più importanti nel reparto difensivo. Ma è un Foggia autoritario e senza timori reverenziali quello che è sceso in campo al “Ciro Vigorito” contro la formazione di Gaetano Auteri che ha sofferto non poco per portare a casa una vittoria che, ai punti, probabilmente non avrebbe meritato. Nonostante le tante assenze il tecnico Mirko Cudini ha mostrato di aver preparato bene, in settimana, la sfida ai sanniti e ha mandato in campo una formazione che, soprattutto nella prima frazione di gara, ha costruito le palle gol più importanti del match e che avrebbe meritato sicuramente di andare all’intervallo con almeno un gol di vantaggio. Eppure la sfida non era cominciata sotto la migliore stella con Odjer costretto a lasciare il terreno di gioco dopo soli undici minuti a seguito di un colpo alla nuca subìto durante una fase di gioco. Il calciatore, vera sorpresa di questo scorcio di torneo, ha patito per qualche minuto forti problemi di equilibrio, non è riuscito a rimanere in campo e lo staff medico ha preferito non insistere. Al termine della contesa il calciatore è stato trasportato in ospedale per accertamenti. Al suo posto il tecnico marchigiano ha spedito sul rettangolo di gioco Marino che si è ben disimpegnato e non ha fatto rimpiangere l’assenza del forte play rossonero. Dal “Vigorito” sono giunti segnali confortanti di un gruppo in salute sia mentalmente che fisicamente e che è tornato a fare della compattezza la sua arma migliore. L’esempio più eloquente è stata la grande partita di sacrificio disputata da Santaniello che ha attaccato la profondità, ha controllato palla ma non ha disdegnato di dare una mano anche in fase difensiva. Nella ripresa non è cambiata la musica con i rossoneri sempre in partita ma sfortunati quando il Benevento ha approfittato dell’unica sbavatura difensiva per bucare Perina e mettere in salita il match per il Foggia. A realizzare il gol giallorosso Eric Lanini un calciatore che a gennaio era stato cercato dal Foggia in fase di mercato invernale. La formazione di Cudini ha continuato a costruire gioco e ha creato occasioni da rete ma è stata poco lucida negli ultimi sedici metri dove questa sera è mancato il cinismo necessario che serve nelle occasioni da gol per finalizzare la mole di gioco prodotta. Al termine del match nonostante la sconfitta la formazione di Cudini ha mostrato di non meritare i diciannove punti di differenza dai sanniti e di avere tutte le carte in regola per continuare a dare soddisfazioni al popolo rossonero in questa parte finale di stagione. Il rammarico di aver costruito almeno quattro-cinque occasioni da rete, di non essere riusciti a riequilibrare il risultato oltre alla delusione per un pareggio che non è arrivato e che sarebbe andato già stretto ai rossoneri. Tutti oltre la sufficienza i satanelli che hanno dato battaglia al più quotato avversario anche se un plauso particolare meritano Salines, Vezzoni, Silvestro e Santaniello che hanno confermato di essere gli uomini ovunque nello scacchiere di Mirko Cudini.