Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.
L’impressione è che Cudini stia troppo attento a non prenderle anche quando la sua squadra è sotto: non si spiega diversamente l’ingresso in campo a Picerno di Embalo all’89’ sul 2-0. D’accordo c’erano ancora 6′ di recupero, ma un Foggia a trazione anteriore con Tonin e Peralta avrebbe avuto maggiori chances di recupero dello svantaggio. Il Picerno è andato al raddoppio con Santarcangelo al 40′ della ripresa, ma già prima aveva sbloccato il risultato con il foggiano De Cristofaro. Il Foggia, che aveva già fatto i cambi degli infortunati Carillo e Vezzoni, ha inserito al 36′ due centrocampisti, Martini e Vacca (al posto di Marino e Schenetti), senza modificare granché lo schema di partenza. Serviva un Foggia più offensivo in area di rigore, invece è stato il Picerno tra il primo e il secondo gol a sfruttare gli spazi della difesa e le palle perse dei centrocampisti rossoneri per continuare a spingere sull’acceleratore. Forse un terzo attaccante avrebbe obbligato il Picerno a una tattica più guardinga, resta il fatto che inserire un altro attaccante all’89° in una situazione già compromessa accresce il sospetto di un ravvedimento tardivo.