Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali della Gazzetta dello Sport.
Il Foggia non ha superato l’esame di maturità. Un punto in tre partite è troppo poco per fare il salto di qualità, per questo servirà un riscatto immediato sabato sera contro il Sorrento. Il tecnico Mirko Cudini nell’analisi della sconfitta ha ammesso le colpe della sua squadra. «Abbiamo commesso due errori gravi su rilanci del portiere avversario – spiega il trainer -, bisognava stare più attenti. Siamo stati costretti a fine primo tempo a fare due cambi obbligati in difesa, quando sostituisci due su cinque del pacchetto arretrato poi fai fatica a trovare subito gli equilibri. Tutto questo non ci esenta da colpe, la responsabilità della sconfitta è nostra. Chiediamo scusa ai nostri tifosi».
Senza reti Quello che balza agli occhi è la sola rete segnata nel 2-1 di Crotone, poi le due partite senza gol con Benevento e Picerno. Tra sfortuna e imprecisioni degli attaccanti: dalla traversa di Embalo di giovedì scorso, alla doppia occasione di Peralta di domenica sera. «A Picerno abbiamo giocato un buon primo tempo, peccato per le occasioni non capitalizzate – prosegue Cudini -. Abbiamo concesso un po’ di palleggio a centrocampo nella prima parte della partita, poi siamo venuti fuori. Nella ripresa siamo calati, ora servirà reagire subito e rimettersi in carreggiata». Dopo Picerno bisognerà fare la conta degli infortunati a cominciare da Carillo e Vezzoni, usciti dopo quarantacinque minuti. Il centrale è uno dei punti fermi della difesa e nel caso dovesse saltare qualche partita metterebbe in grande difficoltà il Foggia, in virtù anche dell’infortunio di Marzupio (sarà fermo per almeno cinque mesi). Domenica è rientrato Vacca, così come per alcuni scampoli di partita si è rivisto anche Embalo. È rimasto fuori il centravanti Tounkara.