Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.
Tomei: «Il gruppo sta dando tutto e merita la ricompensa dei 3 punti Fame e lucidità per sfatare il tabù»
Adesso ciò che conta davvero sono i ri-sultati. Lo sa bene il Monopoli, che dopo le prestazioni – non accompagnate però da un buon bottino di punti sin qui – cercherà di assaporare il gusto della vittoria per la prima volta in questo campionato. Loccasione è quella del derby del Veneziani contro il Foggia.
FAME. Serve fame, ma allo stesso tempo lucidità ai biancoverdi. Così Tomei in conferenza stampa: «Tutte le partite sono fondamentali nel calcio che oggi, ma adesso contano anche i risultati. C’è bisogno di vincere una partita e speriamo sia questa, anche come forma di ricompensa per i ragazzi che stanno dando davvero tutto. Non mi piace però parlare di partita della vita. Va affrontata con la lucidità questa partita e bisogna essere affamati e rancorosi verso una classifica che non ci sta premiando». Analisi e rimpianti tuttavia non mancano. «Se noi col Monterosi e col Catania vinciamo – aggiunge – e meritatamente, e fosse accaduto qualcosa di simile con Peschetola a Caserta adesso parleremmo di qualcosa di diverso. Sono avvelenato, il calcio è cosi. Ci sono dei momenti in cui tutto ti gira storto. I giudizi cambiano in base ai risultati, il calcio è questo ed è sempre stato cosi. Alla lunga avremo i nostri risultati. Serve in generale oggettività nelle analisi. E alla fine della partita di Castellamare di Stabia ho comunque ricevuto i complimenti degli avversari: qualcosa vorrà pur dire». Nodi da sciogliere a proposito degli undici in campo: «La formazione la decido sempre il giorno della gara. Quindi deciderò sul momento. Ma i ragazzi sanno in tutti i modi che devono portare a casa la posta piena. Conta lavorare duramente, prima di ogni altra cosa. E poi ci sono cinque cambi, si può sempre agire in corso d’opera. Vanno gestite al al meglio tutte le forze. Va gestito, ad esempio, il minutaggio»
TIFOSI E TABÙ. Al Veneziani anche il fattore campo può fare la sua parte. «Nell’ultimo mese – sottolinea – abbiamo giocato sempre fuori. Quando giochiamo in casa i miei ragazzi avvertono il calore e la vicinanza dei tifosi. Nei momenti particolari i ragazzi hanno bisogno di attaccamento e il fattore campo deve necessariamente essere un vantaggio. Precedenti col Foggia? Per la legge dei grandi numeri spero che i tabù possano essere sfatati. Cudini è un ottimo allenatore, i rossoneri sono una squadra forte».
Cudini: «Un inizio complicato, ora le cose si stanno mettendo bene Ma guai ad abbassare la guardia»
Si può prendere il largo, il Foggia annusa sensazioni positive a poche ore dal match di Monopoli. Rossoneri in serie positiva da cinque turni in campionato, a bottino pieno nelle ultime due sfide contro Catania e Turris. Gruppo in ascesa, ma i biancoverdi in crisi di risultati preoccupano: «Partita difficilissima – avverte Cudini – il Monopoli gioca bene, sta raccogliendo molto meno di quanto meriterebbe. Dobbiamo fare attenzione, ogni partita presenta il suo grado di difficoltà, ci aspettano 90′ molto intensi che dovremo affrontare con la giusta determinazione». Il Foggia cerca continuità dei risultati e un rendimento standard sempre più in linea con le aspettative di società e piazza. La quota playoff saldamente in pugno conferma il momento di crescita, ma Cudini cerca l’accelerazione anche se sta ben attento a dichiarare propositi di questo tipo. «Abbiamo avuto un inizio complicato, ma adesso le cose si stanno rimettendo a posto. Non abbiamo ancora fatto niente, ma quello che stiamo facendo mi soddisfa moderatamente. C’è ancora molta strada da fare, manteniamo i nervi saldi e cerchiamo di migliorarci».
L’ASSETTO TATTICO. Dopo le conferme in Coppa il tecnico è maggiormente consapevole di avere una panchina extralarge, gli Under sono affidabili e affamati di visibilità e Cudini ne solletica gli appetiti: «Molti sanno che a Foggia si impara in fretta, questa piazza è un acceleratore formidabile. Mi auguro che tutti i ragazzi nel gruppo abbiano le capacità e la forza di trarre il massimo da questa esperienza». In campo però si va in undici e la speranza del tecnico è di non dover fare più salti mortali per mandare in campo una formazione credibile: «Gli infortuni ci stanno penalizzando – osserva – ma un giocatore come Di Noia (difensore sette giorni fa: ndr) preferirei impiegarlo per quello che è il ruolo di centrocampista».
CASO FRIGERIO. Cudini ha affermato ieri che il centrocampista «potrebbe essere convocato da un momento all’altro». «Ma la questione non è tecnica – ha aggiunto Cudini – riguarda la società». In discussione il rinnovo di contratto, Canonico ha fatto al giocatore una pro-posta. La prossima settimana se ne potrebbe sapere di più, la rivelazione dello scorso campionato continua a non essere convocato.