L’altra metà del campo – Il Monopoli

I giocatori del Monopoli esultano dopo un gol (foto: Ufficio Stampa Monopoli)

Il Gabbiano. Un simbolo, una squadra. Il Monopoli è il prossimo avversario del Foggia. Si giocherà allo stadio Vito Simone Veneziani, impianto intitolato a un imprenditore cittadino deceduto in un incidente stradale nel 1946 quando era vice-presidente della squadra locale, l’Unione Sportiva Audace. Al Veneziani, i satanelli hanno una tradizione molto favorevole. L’anno scorso finì 2-0 con le reti di Di Pasquale e Vuthaj; la stagione prima fu il graffio di Petermann a regalare i tre punti alla truppa allora di Zeman.

Attualmente il Gabbiano sta volando basso. Sei partite con 3 pareggi e 3 sconfitte. Nessuna vittoria. Magro il bottino realizzativo, 4 reti, di cui due all’esordio con il Monterosi (fanalino di coda della classifica, un punto sotto i biancoverdi) e una nella successiva trasferta di Potenza. Nelle ultime 4 esibizioni, dunque, appena una rete all’attivo (nell’1-1 di Caserta). In compenso sono stati 10 i gol incassati sinora. Nel turno precedente, il Gabbiano – pur non demeritando – ha perso di misura al Menti sul terreno della capolista Juve Stabia.

In estate, il presidente Francesco Rossiello e il DS Alfio Pelliccioni hanno puntato come tecnico su Francesco Tomei per portare avanti un progetto legato alla valorizzazione dei giovani. Obiettivo: mantenere la categoria. Pescarese classe ’72, Tomei (contratto annuale per lui) è alla sua prima esperienza da capo allenatore, essendo stato a lungo il vice di Eusebio Di Francesco quando era sulle panchine di Pescara, Lecce, Sassuolo, Roma e Verona. Cultura del lavoro e una squadra propositiva che fa la gara con aggressività: questi i suoi principi di base. Sin dal ritiro, il mister ha dato un’identità precisa alla sua formazione ma il suo modo di proporre calcio (mutuato da esempi internazionali peraltro non facilmente riproducibili a certe latitudini e categorie!) sinora non è stato produttivo e la partita con il Foggia potrebbe rappresentare uno spartiacque per il suo percorso monopolitano.

La rosa del Monopoli è stata decisamente rimodellata. Ci sono state alcune cessioni eccellenti (Falbo, Mulè, Rolando) e diversi arrivi. In porta, i biancoverdi hanno puntato sull’esperienza di Perina, una lunga militanza tra i Pro e ultime due stagioni a Torre del Greco. La difesa è stata rivoluzionata con gli innesti soprattutto di Cargnelutti (prodotto delle giovanili della Roma, nel torneo scorso 33 presenze e due gol con la Gelbison; il classe ’99 è stato uno dei tre marcatori del Monopoli in campionato), Fazio (quasi 440 presenze tra i Pro, con due promozioni dalla serie C alla B con Ternana, nel 2011/12, e Catanzaro, nel 2022/23) e Ferrini (centrale ex Messina, così come il classe 2001 Angileri, scuola Palermo, Samp e Juve). Dalla Lazio invece è giunto l’esterno sinistro 2003 Mirco De Santis.

Il centrocampo è in difetto numerico dopo l’infortunio di De Risio che dovrà saltare diverse partite. Il DS Pelliccioni sta guardando per questo (e per l’inatteso andamento negativo della squadra!) al mercato degli svincolati. Punto fermo in mediana è Vassallo, uno dei confermati in rosa al pari di Hamlili, Fornasier e del già citato De Risio. Un’istituzione del Gabbiano è poi Starita, due reti sinora, alla 4ª stagione in biancoverde: Ernesto resta l’attaccante più insidioso dell’undici di Tomei. Dalla metà campo in su ci sono giovani interessanti come il duo ex Napoli composto da Iaccarino e D’Agostino, entrambi classe 2003. Il primo è un centrocampista; il secondo, un attaccante di piede mancino. I due sono andati in ritiro a Dimaro con il Napoli di Rudi Garcia e Iaccarino ha realizzato anche una rete in amichevole contro l’Anaune. Il ruolo di attaccante centrale è stato sinora ricoperto da Spalluto, ex Novara (in panchina c’è Santaniello, rimasto al Gabbiano malgrado il club abbia provato a cederlo sino all’ultimo giorno di mercato), mentre sugli esterni Tomei ha dato molto spazio a Borello (una rete per lui), nato a Catanzaro nel 1999 ma cresciuto nelle giovanili di Crotone e Torino. Con gli squali calabresi ha pure esordito in serie A, il 28 maggio 2017, nel 3-1 dello Scida alla Lazio. Nel 2022/23 ha giocato nella serie A ungherese con l’Ujpest. Chiudiamo con Peschetola, giovane trequartista svezzato dall’Inter e visto allo Zaccheria per qualche mese nella passata stagione. Pochi spunti e il ricordo sbiadito di un ragazzo di talento ma ancora un po’ “leggerino”. Per Tomei è stato sinora un’opzione a partita in corso.