Foggia contratto, svagato e senza idee cede ad un tonico Cerignola

Il Foggia prima del derby col Cerignola (foto: Antonello Forcelli)

Cade sul più bello il Foggia di Mirko Cudini che, nella sfida più sentita e attesa dal popolo rossonero, cede i tre punti al Cerignola di Pino Raffaele apparso più squadra, più in palla, con le idee molto chiare e pronto per affrontare al meglio i playoff promozione che, a novanta minuti dal termine della stagione regolare, sono ormai in cassaforte. Un Foggia che ha sbagliato completamente l’approccio alla partita, che nella prima mezz’ora del match è stato alla mercè dell’avversario e che è apparso contratto, svagato e senza idee e che probabilmente ha sentito oltre il dovuto l’importanza della partita. Eppure alla vigilia il tecnico marchigiano, nella conferenza di presentazione, aveva parlato di un Foggia che aveva lavorato bene in settimana, che era sereno, pronto e che era nelle condizioni di poter offrire una prova importante. Ciò che poi è preoccupante è che nell’arco dei novanta minuti si è visto tutto e il contrario di tutto. Una sfida nata già male al momento della lettura della formazione con la sorpresa negativa dei forfait di Rizzo, colpito da uno stato influenzale nella notte e di Vezzoni, fermatosi nella rifinitura, che hanno privato il Foggia della solita spinta sulla fascia e che si è messa subito in salita con il gol di Sainz-Maza che in tutta tranquillità al centro dell’area di testa beffava Perina al primo affondo. I ragazzi di Raffaele hanno poi continuato a giocare in scioltezza sfiorando almeno in un paio di occasioni la rete del raddoppio. Dopo la mezz’ora di gara forse il momento più positivo dei rossoneri che nell’ultimo quarto d’ora ha dato l’impressione di poter riprendere il risultato. Il gol di Antonacci, costruito e inventato da Rolando, ha poi illuso i quasi seimila dello Zaccheria che esultavano per il pareggio sul quale probabilmente nessuno avrebbe scommesso visto il Foggia dei primi quarantacinque minuti. Nella ripresa, complice anche il risultato di parità riacciuffato, ci si attendeva un Foggia diverso, capace di ribaltare quella che rappresentava la partita chiave per centrare la qualificazione ai playoff e che invece ha finito per deludere le aspettative dei sostenitori di fede rossonera che già pregustavano la partecipazione ai playoff anche per questa stagione. Schenetti e soci hanno provato ad offendere la difesa cerignolana ma si sono persi negli ultimi sedici metri anche per mancanza di lucidità e probabilmente di quella forza mentale e caratteriale venuta meno nell’ennesimo derby infausto con il Cerignola in campionato. E quando probabilmente bisognava accontentarsi del pareggio ecco lo svarione difensivo che ha spianato la strada al successo del Cerignola e che ha mostrato tutti i limiti di un gruppo che probabilmente ha pagato il grande sforzo fisico e mentale degli ultimi due mesi e mezzo che hanno permesso al Foggia di tirarsi fuori dalla pericolosa posizione di classifica a ridosso della zona playout. A novanta minuti dalla fine della regular season il destino del Foggia è appeso ad un filo molto flebile che solo un miracolo calcistico, con una serie di risultati concatenati tra di loro sabato prossimo, potrebbe permettere al Foggia di salvare una stagione da dimenticare in tutta fretta. A Teramo, in campo neutro, con il Monterosi l’ultimo atto di questo Campionato che consegnerà il verdetto finale al Foggia edizione 2023-2024. Un match che, alla luce della classifica attuale, con molta probabilità potrebbe essere l’ultima uscita stagionale dei rossoneri al termine della quale potrebbe calare definitivamente il sipario su questa tormentata stagione.