La sfortuna che si era abbattuta sul Foggia, alla vigilia del test maturità con la capolista Juve Stabia, con gli infortuni e le defezioni di Santaniello, Salines e Di Noia privavano Mirko Cudini di tre pedine importanti dello scacchiere rossonero. Foggia che è andato in campo in uno Zaccheria che presentava qualche presenza in più sugli spalti e la curva sud al fianco di Odjer e compagni a far sentire alta la voce del popolo di fede rossonera. Come detto è un Foggia che, questa sera, ha dovuto fare di necessità virtù e che il tecnico marchigiano ha disegna con una sorta di 3-4-1-2 con Millico dietro la coppia di attaccanti Tonin e Gagliano e in difesa presentava la novità Papazov dal primo minuto. Al termine della contesa sarà proprio il pacchetto difensivo che sarà meritevole delle lodi dell’ambiente e dello staff tecnico che, nonostante le tante assenze, ha visto premiate le scelte della vigilia. Scacchiere che, nel corso dei novanta minuti, ha mutato volto finendo con un 3-5-2 che ha fatto della compattezza l’arma per portare a casa tre punti di valore. La Juve Stabia proponeva l’undici titolare con l’unica variante di Mosti in luogo di Piscopo come trequartista dietro la coppia Candellone-Adorante. I campani mostravano da subito di avere una quadratura notevole in campo e l’atteggiamento di chi è cosciente della propria forza in tutti i reparti. Difronte un Foggia un attimino più operaio che sapeva di dover dare battaglia fino all’ultimo minuto della contesa. Il merito del gruppo di Cudini è racchiuso nell’attimo in cui gli ospiti sono andati in vantaggio, dopo appena cinque minuti, con un gol che avrebbe steso chiunque ma non i rossoneri che hanno saputo reagire immediatamente e hanno riportato in equilibrio il match in soli cinque minuti. Da quel momento i satanelli hanno giocato alla pari con il più quotato avversario pur penalizzati da diverse decisioni arbitrali del tutto discutibili. Una direzione, quella del Signor Centi di Terni, che ha lasciato spesso a desiderare e destato più di qualche perplessità, soprattutto nella prima frazione di gara, prima di rivedere la direzione in alcuni frangenti della ripresa. I secondi quarantacinque minuti sono la fotografia dell’ottimo momento che vive il gruppo di Mirko Cudini, grande la sintonia del tecnico marchigiano con il secondo Carlo Ricchetti, con il Foggia che ha saputo soffrire, rintuzzare le folate stabiesi e al momento giusto ha piazzato il colpo vincente con Luca Ercolani, al secondo gol in maglia rossonera, che si sta rivelando un ottimo rinforzo sia in fase difensiva ma anche in fase di realizzazione. Lo Zaccheria che non credeva ai suoi occhi, le giocate di Odjer, a tratti monumentale, le parate decisive di un super Perina, le prestazioni di Silvestro e Vezzoni, quest’ultimo salterà la prossima di Messina con Riccardi, padroni delle fasce e al centro della difesa questa sera un superlativo Riccardi. L’abnegazione di Gagliano, il carattere di Tonin e un positivo Papazov che si sta ritagliando un bel momento in questa stagione e che, probabilmente, lo sta ripagando di tante amarezze. Ma è la compattezza di tutto il gruppo, la ritrovata armonia nello spogliatoio, che stanno fruttando i risultati che stanno spingendo i rossoneri sempre più su in classifica. E, da questa sera, i rossoneri tornano nella colonna di sinistra della classifica con altre sei gare da disputare e una graduatoria che sorride ai ragazzi di Cudini in piena zona playoff e che guardano addirittura a Crotone e Giugliano, che sopravanzano il Foggia di quattro punti, e che occupano la settima posizione. I prossimi centoottanta minuti, le prossime due trasferte di seguito a Messina e Latina, chiariranno meglio quale potrà essere l’obiettivo finale di questo gruppo.