IL PROFILO CALCISTICO DI SIMONE DELL’AGNELLO

scritto da Piero Colangelo
Match Analyst FIGC, SICS , PANINI
Allenatore UEFA B
Osservatore Scout R.O.I.

La carriera sinora vissuta da Simone Dell’ Agnello ricorda molto da vicino quella di un altro bomber che ha vestito ha maglia rossonera, Stefano Padovan. Entrambi cresciuti in vivai importanti come quelli di Inter e Juventus, caterve di goals realizzati nei campionati giovanili tanto da essere chiamati in pianta stabile nelle nazionali di categoria, ma che poi hanno conosciuto una sorta di fallimento sportivo quando si sono cimentati nei campionati professionistici.
Simone Dell’Agnello è nato a Livorno il 12 aprile 1992, ha quindi compiuto da poco ventisette anni ed arriva a Foggia nel pieno della maturità fisica e tecnica.
La struttura fisica è quella tipica del centravanti moderno. Sufficiente alto, 185 centimetri per 77 kg di peso, si può classificare il calciatore come dotato di un fisico normotipo tendente al longitipo. Il busto presenta spalle larghe ed arti superiori piuttosto lunghi. Per quanto riguarda l’aspetto muscolare si rileva un’ottima tonicità a livello muscolare ma un volume non particolarmente pronunciato.
Le leve piuttosto lunghe degli arti inferiori fanno sì che il calciatore possa disporre di una corsa agile e bella da vedersi, con appoggi potenti e reattivi. La sua struttura fisica però non gli consente di essere veloce nel breve e non è dotato nemmeno di una particolare reattività e destrezza fine.
Bravo nella difesa della palla e nel fraseggio breve. Si dimostra quindi abile nel far salire la squadra e permettere il gioco sulle seconde palle. Bravo in acrobazia. I suoi colpi di testa sono ben indirizzati nello specchio della porta con sufficiente potenza e precisione. Meno abile nelle conclusioni con i piedi. Apprezzabili le sue doti di opportunismo sotto rete.
Dopo aver dato i primi calci nel Livorno, Dell’Agnello fu notato da alcuni osservatori dell’Inter che lo convinsero a trasferirsi nella città meneghina.
A diciannove anno vince con l’Inter il torneo di Viareggio , conquistando nello stesso torneo il titolo di capocannoniere. Nelle nazionali giovanili fa tutta la trafila, dalla under 16 alla under 20.
L’inter lo manda in prestito al Livorno in serie B dove, in due anni, racimola una ventina di presenze quasi sempre da subentrato, segnando soltanto un goal.
L’Inter non crede in più nel giocatore e lo lascia al Livorno che lo manda in C al Sud Tirol. Ma nella squadra trentina e nelle successive esperienze nel campionato di terza serie, il calciatore non riesce a fare il salto di qualità auspicato. Buone prestazioni, specie a Cuneo, ma bottini di goals sempre modesti. Nel 2018 la svolta e la voglia di dare un indirizzo diverso alla sua carriera. Si svincola dal Livorno e Ninni Corda lo porta a Como, dove gioca sicuramente il suo miglior campionato, segnando un numero adeguato di goals, 10.