La Fermana: una squadra da trasferta

La Fermana è l’emblema di ciò che la serie c dovrebbe essere (almeno nelle piazze calcisticamente più piccole) ovvero il trampolino di lancio verso le categorie superiori per i giovani talenti nostrani, in un calcio che ha da tempo esaurito le risorse finanziarie e che, soprattutto negli ultimi anni, ha trascurato i settori giovanili, preferendo al ragazzo del posto calciatori stranieri. La Fermana già da qualche anno ha invertito questa tendenza. Il patron Battaglioni tre stagioni fa ha fondato un gruppo di giovani interessanti (sul quale ben pochi avrebbero avuto il coraggio di scommettere) che oggi costituisce il nucleo della formazione gialloblù. Questa rischiosa scelta ha messo in cattiva luce, agli occhi dei tifosi, l’operato della dirigenza, spesso contestata ed invitata a passare la mano. Negli ultimi due anni la Fermana ha ottenuto due salvezze miracolose, grazie ai play out vinti l’anno scorso contro il Taranto (gol di Pirro) e grazie al buono stato delle casse sociali che ha consentito alla Lega di ripescare in C1 i “canarini” due anni fa. Adesso, quel gruppo di ragazzi è cresciuto in esperienza e affiatamento, sotto la guida esperta di Mister Cari, uno degli allenatori che riesce a lavorare meglio con i giovani. L’attuale età media della Fermana è di 22 anni e il “vecchietto” del gruppo è Vitali, con le sue 29 primavere. La rosa è molto simile a quella degli anni scorsi, rafforzata dall’arrivo di promesse dalle serie minori. La punta di diamante della squadra è Bucchi, autore di sei gol in questa stagione, spesso supportato nelle giocate offensive dall’esterno sinistro Smerilli, un giocatore molto dotato sul piano tecnico che rientra in squadra dopo una squalifica per due turni. Rientrano tra i disponibili per la gara contro il Foggia anche Kalambay (centrocampista di colore proveniente dal Milan), Onesti e Testa. In classifica i gialloblu hanno gli stessi punti del Foggia quindi la partita di domenica sarà uno scontro diretto per la salvezza, nel quale chi vince distanzia i play out e scavalca almeno un avversario in graduatoria. Analizzando i numeri della Fermana, risultano evidenti due statistiche: quella dei punti conquistati in casa e fuori. I canarini, infatti, con soli dodici punti sono la seconda peggior squadra per rendimento interno, dietro solo alla Vis Pesaro, mentre occupano la terza posizione per rendimento esterno con 16 punti dietro a Rimini e Avellino. I canarini sono una squadra da trasferta e a Foggia purtroppo ne sappiamo qualcosa, dopo il famigerato posticipo su rai sat che ci ha portato via il secondo posto, il difensore Erra e soprattutto l’entusiasmo della piazza. Tra le altre curiosità statistiche va segnalato il dato che individua la Fermana come la squadra che ha realizzato meno gol su calci piazzati con solo tre centri. L’undici titolare che probabilmente Cari schiererà contro il Foggia prevede Chiodini in porta, difesa a quattro con Micallo, Di Bari, Cotroneo e Mengoni. A centrocampo Ceccobelli, Testa, Kalambay e Scarlato, Bucchi unica punta con Smerilli libero di inventare partendo dalla corsia di sinistra.