Il pareggio di Sora ha aperto un processo in casa Napoli. Nonostante i 4 milioni (circa) di euro spesi nel mercato di riparazione per potenziare l´attacco, i gol tanto attesi stentano ad arrivare. Le sei reti messi a segno nell´ultimo periodo provengono soprattutto dal centrocampo e dalla vena realizzativa di Consonni. Il bomber Calaiò non segna dalla partita contro il Chieti del sei marzo scorso mentre Pià è all´asciutto dal 25 marzo (contro il Benevento). Capparella, poi, non è ancora riuscito a siglare la prima rete con la maglia azzurra. La sterilità offensiva ha irritato il patron De Laurentiiis che, per la terza volta in questa stagione, ha preferito saltare, negli spogliatoi di Sora, la consueta conferenza stampa post partita (un evento già successo contro il Foggia e la Sambenedettese). Certo questa atmosfera da inquisizione stride con i risultati ottenuti dai partenopei, capaci nelle ultime undici giornate di conquistare ventisei punti e, di conseguenza, il terzo posto in classifica. I tifosi, in particolare, riescono ad avere stati d´animo contrapposti. Se da un lato ammoniscono che senza gol non si va avanti in serie c, dall´altro si interrogano su quale squadra sarebbe meglio affrontare in finale play off. Il mister Reja prova a mediare, ridimensionando il problema offensivo e illustrando le molteplici difficoltà che comporta affrontare una sfida di play off, anche in semifinale. Lo stesso Fontana, regista della squadra, punta il dito contro lo scarso impegno profuso dalla squadra in un momento del campionato in cui i meno “esperti” credono di poter tirare il fiato per dare tutto nei play off. Il problema del gol vivrà un´altra giornata critica anche domenica, quando Reja sarà costretto a rinunciare al bomber Sosa e al trequartista Capparella alle prese con infortuni più o meno lunghi. Anche Pià, candidato alla sostituzione di Capparella nel ruolo di trequartista dietro a Calaiò, si è allenato poco ed ha svolto solo le sedute di Giovedì e Venerdì, ma per lui non dovrebbero essere problemi. Reja riuscirà a schierare il suo consueto 4-4-1-1 capace di trasformarsi in un offensivo 4-2-3-1. Sugli spalti si prevede una giornata difficile per le forze dell’ ordine impegnate ad impedire contatti sia all’esterno che all’interno dello stadio tra le due tifoserie, notoriamente rivali dall’inizio degli anni novanta allorquando si ruppe il rapporto di gemellaggio che le legava. Il comportamento corretto dei sostenitori potrebbe rivelarsi determinante ai fini del risultato, in particolar modo dopo l’emanazione delle norme antiviolenza, applicabili sia dal direttore di gara che dal Questore.