“Il Foggia è il mio Real Madrid. Questa piazza è da sempre stata la madre del calcio che a me piace e che io cerco di appliacare. Ecco perchè ci ho messo così poco a sciogliere le riserve e ad accettare di allenarlo”. Morgia si è presentato così dinanzi a telecamere e taccuini; il cinquantaseiesimo allenatore nella gloriosa storia del sodalizio rossonero, il secondo romano consecutivo ha aggiunto “Ho allenato anche in altre piazze importanti, come Palermo per esempio. In quel periodo la squadra siciliana era in C2 e non era circondata da poco entusiasmo. Ma io sapevo che prima o poi sarebbero tornati a far parte del grande calcio. Tutto questo credo si possa ripetere anche a Foggia”. Parole importanti quelle di mister Massimo Morgia, che, premettendo di aver avuto poco tempo per analizzare il suo nuovo gruppo ha detto: “Chi gioca con la maglia del Foggia, deve sapere che importanza essa ha avuto in passato. L´hanno indossata calciatori che hanno fatto scuola e che nel gioco del calcio hanno lasciato un segno indelebile”. A chi chiedeva a Morgia come preferisse schierare la sua squadra ha risposto laconicamente. “I numeri, il 4-4-2, il 5-2-3 e così via, per me hanno poca importanza. E´ la mentalità che ti premia in questo gioco. Per riuscire ad ottenerla bisogna lavorare con impegno tutta la settimana. Mi piacerebbe essere giudicato non solo dai risultati, ma anche per come lavoro con i ragazzi durante la settimana”. Qualcuno gli fa notare i continui cambiamenti di formazione che hanno caratterizzato la gestione Giannini: “Lui avrà avuto i suoi buoni motivi per farli, io credo che un impianto e un´ossatura una squadra a questo punto della stagione debba averli”. Domanda d´obbligo che i giornalisti non si lasciano sfuggire: quali obiettivi perseguirà il nuovo Foggia di Morgia? “Nel primo periodo guarderemo, osserveremo e ci renderemo meglio conto. Credo che dobbiamo raggiungere una tranquilla salvezza, innanzitutto. E´ la base per realizzare un progetto, quello che ha in testa Coccimiglio e che io sono intenzionato e speranzoso di realizzare. Voglio però sottolineare che il presidente un suo campionato lo ha già vinto. Senza di lui probabilmente ora non saremmo qui”. Morgia ha proseguito cercando di compattare l´ambiente: “Quando si vince si vince tutti; squadra, società, stampa, tifosi”. Quanto alla possibilità di rafforzarsi col mercato che è già nella sua fase calda, il tecnico romano rimanda ogni discorso: “L´ho già detto, mi serve un pò di tempo. Credo che già dalla fine della settimana prossima avrò le idee un pò più chiare”. Su Catalano un´anticipazione l´ha data Coccimiglio: “Non ci sono più i presupposti affinchè lui rimanga”.