Vince e convince, nella seconda uscita stagionale tra le mura amiche, il nuovo Foggia targato Zeman. Nel punteggio, un tondo 4-1 ai danni del Potenza, ma soprattutto nel gioco, costantemente sopra le righe e a tratti brillante. Una lieve flessione, fisiologica, arriva soltanto ad inizio ripresa, quando all’iniziale gol di Ferrante risponde il romano Manuel Ricci. Pareggio prontamente spazzato via dal tris di reti, siglate nell’arco di appena sette minuti, di Petermann, Merkaij e Curcio.
E proprio il capitano del Foggia, al termine del match, ha dichiarato: “È stato bellissimo, un’emozione fantastica. Purtroppo lo scorso anno non abbiamo potuto sentire il tifo. Oggi è stato bello già dal riscaldamento. Ci siamo divertiti ma dobbiamo ancora conoscerci meglio e questo possiamo farlo solo giocando. Credo che non ci siano titolari, lo siamo tutti perché ognuno da il suo contributo al gioco proposto dal mister”.
Parole entusiastiche, che vanno a rinsaldare un rapporto, quello tra il fantasista e la tifoseria rossonera, già ampiamente consolidato. Non meno elettrizzato il neoacquisto Alexis Ferrante, che ai microfoni ha detto: “Non vedevo l’ora di sentire lo Zaccheria esultare, è stata un’emozione fortissima. Lo stadio è uno spettacolo, ci da adrenalina, una carica incredibile. Dobbiamo lavorare, continuare ad ascoltare il mister per fare prestazioni importanti. Ho fatto i complimenti a tutti i miei compagni perché hanno dato l’animo e abbiamo dimostrato grande spirito di sacrificio. Sono fiducioso che faremo grandi cose insieme”.
Decisamente più pacato, come è solito fare, invece, Zeman, che ha parlato così: “Buona prestazione, sono contento ma spero che i ragazzi si applichino sempre di più. La condizione atletica della squadra è aumentata rispetto al 50% di fine agosto, mi sono piaciuti perché non hanno rinunciato a correre e quando si lamentano che hanno mal di gambe sono contento”.
Entusiasmo e punti dunque, il referto di questa prima vittoria in campionato. Connubio ideale per puntare il più in alto possibile. E soprattutto, gettare le basi per un futuro prossimo sempre più radioso.