Una settimana difficile per il Benevento

Sono giorni difficili in casa sannita, il vento della crisi, ben più forte del vento invernale, soffia forte sulla società e sulla squadra ormai da qualche settimana. La rabbia dei tifosi è esplosa con l’arrivo del nuovo anno, ma covava sotto la cenere da molto tempo. Il rapporto società – tifosi si è indebolito durante il calcio mercato estivo, quando il presidente Spatola, per esigenze di bilancio, non ha attuato spese folli sul mercato, in vista di un campionato che, con il Napoli ai nastri di partenza, prevedeva bagarre per un solo posto in serie B. La squadra, durante la prima parte di campionato, ha veleggiato tranquilla a metà classifica e per 8 giornate non ha subito sconfitte, anche se, la maggior parte dei risultati utili dei giallorossi sono pareggi (detengono il primato con 9). Il 2005 ha portato, però, una crisi di risultati rilevante. Il Benevento ha ottenuto nelle ultime tre gare solo due punti in casa contro la Fermana e il Lanciano. In entrambe le partite il risultato è stato sbloccato dagli uomini di Benedetti con azioni lampo nei primi minuti della gara. Il pareggio, però, giunge regolarmente dopo il rilassamento della squadra. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è, però, la sconfitta di Cittadella per 5 a 2, un risultato forse difficile da accettare sul piano del blasone ma non inatteso, visto il momento di grazia del Cittadella in serie utile da sette partite. Sul banco degli imputati salgono Società, tecnico e squadra.
Il Presidente Spatola viene accusato di immobilismo sul mercato di riparazione che per il Benevento ha fatto registrare sin ora solo movimenti in uscita e voci di possibili cessioni dei pezzi migliori, tra i quali Giugliano e il promettente fantasista Cutolo. Di risposta, il vulcanico patron campano, decide di disimpegnarsi e di mettere in vendita il sodalizio giallorosso, una decisione temporaneamente sospesa dopo un colloquio con i calciatori, con i quali si è impegnato fino a giugno. La crisi societaria sembra davvero ad un passo, in attesa di qualche imprenditore che possa sostituirsi all’attuale patron. Anche la squadra sente di aver perso la stima e l’affetto dei propri sostenitori che con cori e striscioni durante gli allenamenti e le partite ufficiali hanno contestato duramente la professionalità degli ex beniamini. Il bersaglio principale del´ira dei supporters è il tecnico Benedetti, “licenziato” dai tifosi ma confermato dalla dirigenza. In questa atmosfera pesante il Benevento ha vissuto la settimana di preparazione all’incontro dello Zaccheria contro il Foggia. I tifosi, nonostante tutto, seguiranno in massa i giallorossi anche per via del gemellaggio che accomuna le due curve. Sul piano tattico i problemi maggiori per Benedetti vengono dal centrocampo, dove mancherà Cerchia squalificato per somma di ammonizioni e Maschio, autore del primo gol nella partita di andata, fermato da piccoli problemi muscolari. Rientra il regista Menolascina che molto probabilmente farà coppia con Domenico Giugliano, incontrista di provata esperienza sui campi di serie c, in procinto di trasferirsi al Sora. Tre gli ex della partita. Oltre al direttore sportivo Raffaele Sergio anche il bomber Luigi Molino e Carmelo Imbriani che formeranno il tridente offensivo assieme al guizzante Di Nardo, piccolo e rapido attaccante, capocannoniere dei sanniti con sei gol all’attivo.