CdS – Foggia, raduno e visite. L’alba di una nuova era

Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.

Raduno e visite mediche, i giocatori oggi in sede. Si riparte dal gruppo dei convocati della vecchia rosa. Non ci sono facce nuove, ne mancano anzi due di rilievo Di Pasquale e Petermann ceduti rispettivamente all’Arezzo e all’Entella), forse altri si aggiungeranno alla lista delle uscite. Aria di smobilitazione anche se il mercato in uscita vivacchia un po’ rispetto alle attese. Canonico vorrebbe cambiare e rinnovare, disfarsi degli ingaggi più onerosi, ripartire da una rosa completamente rinnovata che poggi magari su uno-due elementi per reparto dell’ultima sorprendente stagione. Deve invece fare i conti con una situazione anchilosata sul piano delle uscite, il direttore sportivo Belviso non può chiudere accordi se prima non sfoltisce. Dalla rosa di quindici giocatori sotto contratto (i portieri Nobile e Dalmasso; i difensori Rizzo, Papazov e Garattoni; i centrocampisti Di Noia, Odjer, Schenetti, Vacca, Frigerio; gli attaccanti Peralta, Beretta, Tonin, Vuthaj, Vitali) almeno il 50% è considerato in esubero a prescindere da cosa ne pensi il nuovo allenatore Mirko Cudini. E così restano in sospeso i contatti con altri club per portare al Foggia qualche altro prestito, di più il club di Canonico non sembra abbia voglia di fare.

NOVITÀ ALL’ORIZZONTE. Si va verso una stagione tutta da scoprire, comunque il profilo di partenza è decisamente basso. Chi si attendeva un rilancio sull’onda dei playoff perduti in finale, dovrà cambiare in fretta opinione. Le uniche ambizioni di poter puntare alla B sono affidate al ricorso che il club quasi certamente farà al Tar del Lazio dopo aver attraverso l’esame del consiglio federale. Tifosi rossoneri così sospesi tra sogno e realtà, la B resta un’idea lontana ancorché raggiungibile attraverso la giustizia ordinaria mentre sul piano tecnico forse è meglio almeno in questa fase non farsi troppe illusioni. Anche sulla scelta dell’allenatore il club ha lanciato un chiaro messaggio alla piazza: è stato scelto l’allenatore meno accreditato tra le varie ipotesi prese in considerazione (Marino, Pazienza, Baldini, Raffaele), a Cudini viene indubbiamente offerta una grande occasione, il club punta evidentemente sugli stimoli del nuovo tecnico e sugli indizi seminati nel percorso fin qui ottenuto dall’allenatore di Sant’Elpidio a Mare soprattutto nel corso della buona esperienza di Campobasso (promozione in C e permanenza nel campionato successivo). Canonico gioca su concetti come “fame” e “forza di volontà” per rilanciare un’altra scommessa sul Foggia proprio come avvenuto nell’ultima stagione portata fino alle estreme conseguenze. Una tattica spregiudicata, ma rivelatasi vincente inutile girarci troppo intorno. Ora però è il momento di ripartire.