Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.
Tra i “Wanted” del gioco rossonero, finisce a pieno titolo Alessandro Garattoni che dopo la grande prestazione contro il Brindisi (un gol e un assist) si è come dissolto nelle nebbie della crisi tecnica ormai conclamata nelle ultime tre partite. Il terzino goleador è diventato prevedibile per gli avversari che lo guardano a vista e ne limitano le letali progressioni offensive. Cudini lo schiera da esterno di destra nei quattro di centrocampo, la posizione a lui più congeniale perchè gli permette di guadagnare quei 20-30 metri di campo che gli permettono di essere un valore aggiunto dell’attacco di Cudini.
RAGGIO D’AZIONE. Tuttavia abbiamo visto Garattoni nelle ultime partite tomare spesso a dare una mano ai difensori, c’è lui nell’azione di contrasto da cui scaturisce il gol del raddoppio del Picerno (nella fattispecie Cudini ha lamentato un fallo non sanzionato dal direttore di gara). Al di là delle prevedibili contromisure decise dagli avversari, la sensazione è che Garattoni sia stato portato nelle ultime partite ad arretrare il proprio baricentro in mancanza di spunti e di palle giocabili. Il pendolo di Garattoni è un po’ la spia del gioco rossonero che quando viaggia sulle fasce riesce a essere meno prevedibile. Anche Vezzoni sulla corsia di sinistra, sia pure molto più acerbo del compagno, aveva intuito cosa servisse per rendersi più propositivo in zona-gol e stava assolvendo egregiamente al compito. Questo prima del trittico terribile che ha consegnato a Cudini tutt’altra squadra.