Qui di seguito pubblichiamo, in via del tutto eccezionale, un pezzo che racchiude il pensiero sul momento rossonero di un tifoso doc nonchè ex-giornalista di Telefoggia: Franco Bruno.
Quanto sta avvenendo negli ultimi giorni a livello di stampa e televisioni locali, circa ipotetici affiancamenti (a vario titolo) a Coccimiglio nella conduzione societaria della neonata U.S. FOGGIA, è veramente intempestivo e squallido.
Così, mentre in questi giorni convulsi, fra iscrizione al campionato e calcio mercato, “Salvatore” Giuseppe Coccimiglio, dopo aver ridato una vita e un´anima al defunto Foggia, sta cercando di dargli anche un “corpo”, d´incanto, come evocati da una macabra seduta spiritica, ritornano in vita gli spettri vecchi e nuovi di una fantomatica “imprenditoria locale”, che dopo una colpevole latitanza nei nerissimi giorni che hanno portato al fallimento del Foggia Calcio S.r.l., torna a dare segni di insospettabile vitalità!
Troppo facile, ora, dopo che il diritto a poter essere ancora nel calcio professionistico (addirittura in C 1), è stato assicurato soltanto grazie alla determinazione, alla voglia e alla cocciutaggine, oltre ad esposizioni rilevanti per liquidità ed impegni fidejussori, di Giuseppe Coccimiglio, sbarcato a Foggia non si sa ancora ad opera di quale santo o entità superiore.
Per un elementare senso di gratitudine umana (se ancora esiste) verso Coccimiglio balliamo, pertanto, come inopportuno, interessato, fuorviante e destabilizzante questo squallido can can scattato a tutti i livelli dei “media”, come al ciak di una regia nemmeno tanto occulta.
A qualche settimana dalla battaglia vinta in FIGC ed in LEGA, ecco già riprendere vigore il ballatto della disinformazione, del pettegolezzo e delle pretese.
Sì, anche delle assurde pretese di chi vuol vedere già costruita una formazione ed una rosa ammazza-campionato, con nomi eccellenti e relativi grandi esborsi…assurdo! Già in quest´ottica fuorviante si parla di “delusione” del popolo rossonero, con una campagna acquisti ancora tutta da inventare e realizzare! Ma chi fa passare questi messaggi illusori e perchè si permette che passino?
Le pene dell´inferno di tutta la città calciofila e non, ha sopportato e subìto, non hanno ancora insegnato ad avere e usare il buon senso, che nella realtà odierna del mondo della “pedata”, significa dare addio per sempre a facili illusioni, se alla base non c´è lo zoccolo duro di una società solida, sana e duratura nel tempo!
A questo punto verrebbe da chiedersi se qualche anno di purgatorio nelle serie dilettantistiche non sarebbe stato istruttivo ed altamente “didattico” per tanti che continuano ancora a vivere, pensare e parlare con la mente rivolta al passato!
E´ bene mettersi in testa una volta per sempre che se ci si vuol baloccare col giocattolo Foggia, ogni domenica, per otto-nove mesi all´anno, bisogna partecipare fattivamente al mantenimento in vita di questo giocattolo.
In parole povere, non meno di 5000 persone appassionate devono ogni anno assicurare oggi a Coccimiglio e domani non si sa a chi, almeno due miliardi di vecchie lire sottoscrivendo abbonamenti. Rinunciare per la propria squadra del cuore a qualche pacchetto di sigarette, a qualche pizza o qualche altro “vizio” superfluo non comporta un sacrificio rilevante e impossibile!
E´ finito il tempo in cui senza mettere fuori un centesimo, si aspetta il Babbo Natale di turno, che a costi e rischi personali altissimi di natura economica, talvolta mettendo a repentaglio salute, famiglia e lavoro di una vita venga a movimentarci nel bene e nel male i nostri pomeriggi domenicali!
Se vogliamo, perciò, dopo la terrorizzante esperienza del fallimento, ancora il calcio a Foggia a certi livelli, non lasciamo solo Coccimiglio a finanziare il nostro divertimento ed i nostri sogni pallonari.
Una volta tanto, questa città apatica e ripiegata sempre su se stessa, si permetta uno scatto d´orgoglio e di vitalità!
Franco Bruno