I millesettecentonovantanove paganti che hanno preso posto stasera sui seggiolini dello Zaccheria non potranno certo dire di essersi divertiti. Una brutta partita, satanelli con le gambe pesanti in campo e i primi mugugni all´uscita dello stadio. Ma in sala stampa, Coccimiglio e Giannini tranquillizzano tutti e chiedono alla piazza fiducia verso una squadra che è da poco nata. Dice Giannini: “E´ vero, non abbiamo centrato l´obiettivo della qualificazione, ma poco importa. In queste quattro partite si è visto qualcosa di positivo. Dobbiamo dar fiducia a questi ragazzi, abbiamo incontrato squadre di tutte le categorie, ma la mentalità è stata la stessa”. Ovvio che l´occhio dello spettatore e del critico sia caduto sul reparto apparso maggiormente in difficoltà, vale a dire il centrocampo, stasera privo di molti titolari: “Non mi piace parlare degli assenti, in campo è scesa una squadra che comunque ha dato tutto e nussuno si è risparmiato. Questo è un ottimo segnale. Credo che l´unica partita nella quale abbiamo mal figurato è stata quella di Manfredonia, dove fummo condizionati da una espulsione nei primi minuti”. Il Foggia si nota anche per una spiccata duttilità tattica, visto che Giannini effettua durante la gara cambi repentini di modulo. “E´ vero-aggiunge il mister-bisogna adattarsi a quelle che sono le esigenze del momento. Si può adottare il 4-2-4, ma so bene che ci saranno momenti in cui vedremo il Foggia in versione 4-5-1, per esempio”. Ultima battuta di mister Giannini sul tema calciomercato: “Sembrerò presuntuoso, ma credo che di grossi fenomeni in giro non ce ne siano. Chi ce li ha se li tiene stretti e non li vende, a meno di follie economiche che, in questo momento e con quello che ha vissuto il Foggia nel passato, è meglio non fare”.