E’ il Catania il primo ostacolo del Foggia sulla strada dei play off, dove la squadra di Marchionni si è ritrovata in maniera sorprendente, ma meritata.
La sfida – in programma al “Massimino” domani alle ore 17,30 (arbitro il signor Valerio Maranesi di Ciampino) – è ad eliminazione diretta, in gara “secca”. I rossoneri dovranno vincere, se vorranno superare il turno. Il pareggio al termine dei 90 minuti premierebbe, infatti, gli etnei in virtù del miglior piazzamento finale in campionato (il Catania è giunto sesto con 59 punti, il Foggia nono con 51).
Se il Foggia dovesse superare l’ostacolo, potrebbe poi trovare – nel secondo turno – il Bari. Ma è bene non guardare troppo avanti…
Infatti, il pronostico per domani è dalla parte dei siciliani che pure sono alle prese con questioni societarie: giocano in casa (anche se non v’è il pubblico) e hanno a disposizione due risultati su tre. Non solo. Con il Foggia nelle due partite di regular season hanno conquistato 4 punti su 6, vincendo all’andata (2-1) e pareggiando al ritorno (2-2), domenica scorsa allo “Zaccheria” (rimontando due reti di svantaggio).
Il Foggia, tra l’altro, con le big ha spesso “steccato”. L’unico “acuto” – in campionato – è stato quello nel derby di andata col Bari. Ma lontano dallo “Zaccheria” ha sempre perso con le squadre giunte ai play off, ad eccezione della Casertana.
Quanto al Catania, in casa ha battuto (oltre al Foggia) la Juve Stabia, l’Avellino e la Casertana ed ha pareggiato con Catanzaro e Bari. Ma ha perso con Palermo e Teramo. E questi due ultimi risultati lasciano aperta la porta ai sogni rossoneri (giunti al traguardo dei play off sullo slancio, dopo aver brillantemente superato quello prefissato della salvezza).
Le due squadre arrivano in modo diverso alla sfida: in accelerazione il Catania, che ha vinto 5 volte nelle ultime 7 partite (in pratica da quando in panchina Francesco Baldini ha preso il posto di Giuseppe Raffaele); in frenata il Foggia, che ha vinto una sola volta (col Monopoli) nelle ultime 6 gare.
Il Foggia – si sa – ha in Curcio (goleador della squadra con 13 centri, ex rossoblù) il suo punto di forza in attacco. Poi c’è Rocca, che è fondamentale per dare qualità al centrocampo. Mentre in difesa, è indispensabile soprattutto Fumagalli. Il suo annunciato ritorno fra i pali (dopo due gare in cui ha dovuto lasciare il posto a Di Stasio) ha rassicurato il popolo rossonero.
Il Catania ha una rosa più ricca e con più qualità. Diversi, sono gli elementi di spicco: la coppia centrale difensiva (Silvestri–Giosa), Maldonado (il “regista” della squadra), Dall’Oglio (l’assist-man), Sarao (il goleador rossoblù con 8 centri, pronto al rientro dopo un lungo infortunio), il “vecchio” Reginaldo in avanti… E potremmo continuare.
Quella in programma domani al “Massimino” è sfida tra nobili decadute. Insieme, i due club contano 28 partecipazioni in serie A: 17 il Catania (l’ultima nel 2013/14), 11 il Foggia (l’ultima nel 1994/95).
Si giocherà in Sicilia per la 23^ volta. Spesso la gara è finita in parità. Il Foggia ha vinto una sola volta: nel 2016/17 (la stagione della promozione in B, con Stroppa in panchina). Finì 0-1. Decise un’autorete di Gil.
Per andare avanti nei play off, al Foggia serve – dunque – la seconda vittoria della sua storia a Catania…